Tutti i soldi del mondo, Ridley Scott spiega perché ha licenziato Kevin Spacey

Il regista: "È una persona di grande talento e mi sono trovato molto bene con lui ma a volte devi stabilire delle regole"

Aveva fatto molto discutere la notizia della sostituzione di Kevin Spacey con Christopher Plummer nel film Tutti i soldi del mondo, avvenuta dopo che si sono dffuse le varie notizie dei presunti scandali di molestie sessuali che hanno coinvolto la star di House of Cards. Nonostante le riprese della pellicola fossero terminate, Ridley Scott ha scelto di rigirare tutte le scene in cui compariva Kevin Spacey, in modo che nel suo nuovo lavoro non vi fosse alcuna traccia dell'attore due volte Premio Oscar. Una scelta certo non comune quella del reigista, considerato anche che la data di uscita del film nelle sale cinematografiche era già stata fissata e non è stata variata: è rimasta il prossimo 22 dicembre.

Ridley Scott, il film senza Kevin Spacey: ecco perché

“Non c'è tempo per riflettere. A volte devi stabilire le regole. Devi!”. Ha affermato Ridley Scott in un'intervista rilasciata a Entertainment Weekly in cui, per la prima volta, ha spiegato la decisione di rimpiazzare Kevin Spacey con Christopher Plummer a riprese già finite e con il film prossimo all'uscita. “Kevin Spacey è una persona di grande talento e mi sono trovato molto bene con lui. Non avevo idea di quello che aveva fatta”. Il regista sembra però essere soddisfatto che queste terribili storie di molestie e violenze sessuali, che hanno sconvolto Hollywood (ma non solo) negli ultimi mesi siano venute allo scoperto: “Era ora. Per Harvey Weinstein certamente, ma credo ci siano altre persone che staranno battendo i denti sapendo che è arrivata la loro ora”.

Kevin Spacey: Ridley Scott era a Londra quando ho saputo dello scandalo

Quando è venuto a conoscenza delle notizie riguardanti Kevin Spacey, Ridley Scott si trovava nei gloriosi studi di Abbey Road a Londra e stava lavorando sulla colonna sonora di Tutti i soldi del mondo (di cui è stato anche già diffuso il primo spot). "Non possiamo tollerare un comportamento del genere - ha continuato nell'intervista il regista - ho capito che avrebbe influenzato il film. Non potevamo lasciare che le azioni di una singola persona danneggiassero il lavoro svolto da tanta altra gente”.

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