Vincent Cassel: in Italia i doppiatori sono una mafia

Vincent Cassel contro il doppiaggio in Italia: non si riesce a vedere un solo film in lingua originale

Vincent Cassel alla sua ennesima impresa cinematografica. L'ex marito di Monica Bellucci presenta il suo ultimo film "Un momento di follia", di Jean-Francois Richet, in sala dal 24 marzo in 250 copie con CamiMovie con Medusa. Nel film Cassel è Laurent, un 45/enne in vacanza in Corsica ospite del suo amico del cuore Antoine (Francois Cluzet) e di sua figlia 17enne Louna (Lola Le Lann). In un momento di follia Laurent si ritrova tra le braccia della ragazzina e da qui resta vittima di gravi sensi di colpa.

In Italia il doppiaggio è una mafia, hanno troppo potere

In un'intervista, Vincent Cassel si è scagliato contro la scuola di doppiaggio italiana, una delle più importanti del mondo, nonchè la più attiva. "In Italia non si riesce a vedere un film in lingua originale, perché i doppiatori qui sono una mafia. Non capisco perché hanno tutto questo potere. Il doppiaggio è una cosa che esiste anche in Francia, ma i doppiatori non hanno lo stesso potere. Quando c'è un loro sciopero il cinema non si ferma. Comunque meglio il doppiaggio piuttosto che il film non esca proprio''. 

L'ultimo film è la storia di un'amicizia tradita

Riguardo al nuovo film, Vincent ne sviscera la storia e ne analizza i contenuti. "Il mio ruolo? Quello del vigliacco, come spesso ha interpretato Gassman, perché questa storia, più che una storia d'amore impossibile è una storia d'amicizia tradita. E' vero - aggiunge - ci sono tante ragazze che a diciassette anni sono già donne di testa". Ma Cassel è sicuro di una cosa, l'orologio biologico va rispettato e un'ingente differenza d'età in una coppia potrebbe alterarne gli equilibri. 

Il mio fascino irresistibile? E' solo un bluff

Poi Vincent parla del suo fascino da tombeur, che l'ha reso celebre nel mondo. Però rivela: "Il mio fascino? E' solo un bluff totale. Prima non mi guardava nessuno proprio come mi capita quando vado nei posti dove non c'è il cinema''.