Viola Davis rivela: "Ho sofferto la fame e sprecato troppo tempo a tormentarmi"

In un'intervista a Vanity Fair, l'attrice racconta com'è stato crescere in povertà insieme ai suoi cinque fratelli: "Sono contenta della donna che sono diventata"

Quando ha vinto il Premio Oscar per la sua performance in Barriere di Denzel Washington, Viola Davis ha detto di recitare "per dar voce a chi ha sognato e perso". Oggi l'attrice, intervistata da Vanity Fair, racconta com'è stato crescere in povertà e qual è il segreto per riuscire a farcela. Classe 1965, seconda di sei fratelli, l'attrice è nata in una baracca nella Carolina del Sud e ha passato l'infanzia in condizioni estreme nel Rhode Island.

Viola Davis, Oscar e Emmy nella vita

La protagonista de Le regole del delitto perfetto si è fatta da sola e ha sempre davanti agli occhi una fotografia che la ritrae bambina, per ricordare da dove proviene.

Quella bambina viene a letto con me ogni sera e si sveglia con me ogni mattina. Fino ai miei quarant'anni ho fatto di tutto per curarne le ferite. Oggi sento che è molto contenta della donna che è diventata. La vedo aprire la porta del frigorifero e prendersi quello che vuole da mangiare insieme a me, infilarsi con me nella vasca a idromassaggio, viaggiare in tutti i luoghi in cui sognava di andare. Penso di averla resa orgogliosa, ho realizzato la vita che sognava.

Ora Viola è sposata con Julius Tennon e ha una figlia, Genesis, adottata nel 2011.

Conosco tante persone che sono al massimo della carriera e sono insoddisfatte. Hanno raggiunto il loro scopo nella vita, ma hanno perso di vista il significato della vita: realizzare se stessi. Altri, invece, hanno la capacità di vivere con gioia ed è quello che auguro a mia figlia. Perché io, purtroppo, ho sprecato un sacco di tempo a tormentarmi. Sulla porta della camera di mia figlia abbiamo appeso un cartello: 'Se i tuoi sogni non ti fanno paura, vuol dire che non sono abbastanza grandi'.

Viola Davis, marito e figlia sempre al suo fianco

Prima attrice nera a vincere un Emmy, Davis ha puntato sulla tenacia e la voglia di riscatto, e continua ad avere un rapporto sereno con il proprio corpo.

Che cos'è la bellezza? Secondo me ha a che fare con l'autenticità. Vuol dire essere sicure di se stesse, sentirsi a proprio agio. Ho cominciato a sentirmi a mio agio con me stessa dopo i 45 anni. C'è voluto tempo per imparare ad amare il colore della mia pelle, la forma delle mie labbra, il mio naso. Non solo ad accettare, ma ad accentuare tratti che, fino a non molto tempo fa, in America erano considerati non attraenti. Rimpiango il tempo che ho buttato via a essere insoddisfatta del mio aspetto.

Fonte foto copertina: https://twitter.com/ABCNetwork