Anche Alessandro Canino contro Hanno ucciso l'Uomo Ragno: "Non hanno capito la mia Brutta"

"Oggi potrebbe essere letta come un inno contro il bullismo e non è affatto un insulto", spiega il cantante toscano

Nonostante il grande successo di pubblico, Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 non smette di suscitare polemiche. Dopo le critiche di Claudio Cecchetto, è il turno di Alessandro Canino, il cantante del brano cult Brutta, il tormentone estivo del 1992. La canzone è in inserita in un passaggio chiave della serie tv Sky: la partecipazione degli 883 al Cantagiro (la stessa edizione dov'era in gara anche Canino) e la telefonata di Max Pezzali a Cecchetto in cui parla di un pezzo che "insulta per tutto il tempo".

Alessandro Canino, gli 883 e quel Cantagiro con Brutta

Raggiunto dall'Adnkronos, Canino ammette di avere visto soltanto "qualche spezzone" di Hanno ucciso l'Uomo Ragno, ma quel poco gli è bastato. "Chi ha scritto quella scena probabilmente non ha capito il senso della canzone. Forse l'hanno fatto per creare un pretesto per un commento", spiega all'agenzia.

La mia canzone Brutta oggi potrebbe essere letta come un inno contro il bullismo e non è affatto un insulto. Forse chi la definisce tale non l'ha mai ascoltata davvero.

Canino non è contento nemmeno del biasimo nei confronti del Cantagiro, una manifestazione itinerante nata nel 1962 che esisteva molto prima del Festivalbar. "Ci sono passati i più grandi cantautori italiani. Non è mai stata una manifestazione di serie B. Forse all'epoca il Festivalbar aveva preso più la scena, lanciava le hit estive, mentre il Cantagiro era un evento che durava tutto l'anno e percorreva l'Italia intera", puntualizza il cantante toscano.

Hanno ucciso l'Uomo Ragno, serie tv imprecisa con Canino

Gli sceneggiatori Sydney Sibilia, Chiara Laudani, Francesco Agostini e Giorgio Nerone hanno riletto a modo loro i fatti dell'epoca perché anche gli 883 nascono al Cantagiro come Canino. "Furono inizialmente esclusi perché arrivavano sempre ultimi. Avevano un pezzo fortissimo ma la gente non lo capì subito. Da lì partì la loro avventura", precisa il cantante. Il Cantagiro di quell'anno fu vinto da Aleandro Baldi, già vincitore della sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo con Non amarmi, mentre Canino e gli 883 gareggiavano nella Sezione Giovani, vinta dalla carneade Cliò.

L'approssimazione degli autori ha ferito Canino, il quale a 51 anni continua ad esibirsi ma si sente "abbandonato dalla discografia italiana" e ci tiene ad aggiungere che "Brutta è un marchio di fabbrica che mi distingue in tutto il mondo". "In Italia si conosce il successo italiano, ma all'estero Brutta è considerata una delle canzoni manifesto di Sanremo. È conosciuta ovunque", sottolinea. Il successo del brano, a suo modo di vedere, è proprio la sua autenticità, "derisa" dal team di Hanno ucciso l'Uomo Ragno.

Foto: Sky