Nel corso della sua carriera l'attore scozzese ha vinto un Emmy per l'interpretazione nella mini serie "Il processo di Norimberga"
Forse non è tra gli attori più conosciuti attualmente, ma la carriera di Brian Cox è tale da definirlo come uno dei più prolifici interpreti sul piccolo e grande schermo da quasi cinquant’anni. Il caratterista scozzese ha alternato ruoli marginali e di rilievo, per una lista di apparizioni delle quali ora riportiamo le più significative.
Brian Cox, l'inizio della carriera
La prima apparizione di Brian Cox risale al 1971 in Nicola e Alessandra, film storico vincitore di due premi Oscar, seguito nel 1975 dalla parte di protagonista in In Celebration. La notorietà arriva però Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986), prima trasposizione cinematografica dell’epopea di Hannibal Lecter, personaggio reso noto qualche anno dopo da Anthony Hopkins ma qui interpretato proprio da Brian Cox.
Lo vediamo anche in Braveheart - Cuore impavido (1995), in Rushmore di Wes Anderson (1998), e in due dei film della serie di Bourne, The Bourne Identity (2002) e The Bourne Supremacy (2004). Brian Cox è anche tra gli interpreti principali in Match Point di Woody Allen (2005) e nel blockbuster Troy (2004), dove veste i panni di Agamennone.
La sua instancabile attività lo porta a partecipare anche in Zodiac (2007), L'alba del pianeta delle scimmie (2011) e Churchill del 2017, dove veste i panni del celebre Primo Ministro britannico nei giorni dello sbarco in Normandia.
Brian Cox: Succession e le altre pluripremiate serie televisive
Dopo le parti in The Devil's Crown (1978) e Grushko (1994), il momento della consacrazione in ambito seriale arriva con Il processo di Norimberga nel 2000. In questa miniserie interpreta il maresciallo Hermann Göring, un ruolo che gli vale un Emmy e una nomination ai Golden Globe.
Nel 2009 affianca Tom Hardy in Take, mentre più tardi appare anche in Penny Dreadful (2016) e I Medici (2016). Torna poi ad avere un ruolo di rilievo in Succession, la serie drammatica-politica di HBO.