Chernobyl, il Partito Comunista russo chiede di vietare la serie tv

Con un comunicato ufficiale, il segretario Sergei Malinkovich chiede al Roskomnadzor di non trasmettere più 'Chernobyl' in tv

Nonostante sia un fenomeno globale e venga acclamata come la miglior serie tv dell'anno, Chernobyl non va proprio giù a molti russi. Ultimo in ordine di tempo Sergei Malinkovich, il segretario del comitato centrale del Partito Comunista Komros. Con una nota ufficiale, Malinkovich ha chiesto al Roskomnadzor, il servizio federale equivalente al nostro ex Ministero delle comunicazioni, di interrompere la messa in onda sul canale Amediateva della miniserie HBO che ricostruisce la catastrofe nucleare del 26 aprile 1986.

Chernobyl, serie contestata dai comunisti russi

"La vera tragedia – recita il comunicato del partito marxista-leninista – è che la serie è una manipolazione ideologica di HBO: è uno strumento ideologico creato per diffamare e demonizzare l'immagine del governo e del popolo sovietico".

Malinkovich vuole che il creatore Craig Mazin, il regista Johan Renck e le produttrici Sanne Wohlenberg, Carolyn Strauss e Jane Featherstone vengano citati in giudizio e processati in base all'articolo 129 del codice penale russo. 

Secondo Komros, Chernobyl si attiene alla veridicità dei fatti, ma è completamente sbagliata nella narrazione del contesto all'interno del quale l'incidente è stato inserito. "La motivazione – spiega il partito – e le azioni dei protagonisti, i rapporti istituzionali e il clima morale della società sovietica sono una completa menzogna". 

Chernobyl, incidente divide ancora la Russia

Il Roskomnadzor ha assicurato che, sebbene il citato articolo 129 del codice penale non sia più in vigore da anni, analizzerà la situazione ed emanerà a breve un comunicato in merito. 

Dal Cremlino, tuttavia, le reazioni a Chernobyl sono state differenti. Malgrado i media pro-Putin abbiano storto il naso dinanzi allo show (tanto che il canale NTV ha affidato al regista Alexei Muradov una propria versione della serie), il ministro della Cultura, Vladimir Medinsky, ha elogiato il lavoro svolto da Mazin e il suo gruppo di attori. 

"La serie – ha detto il ministro – è stata realizzata in maniera magistrale con il massimo rispetto per la gente comune. Mio padre è stato un liquidatore praticamente dal primo giorno e mi ha detto che la situazione era proprio come quella descritta nella serie".

Fonte foto: https://twitter.com/HBO