Emmy Awards 2020, le 5 serie tv da recuperare in vista della premiazione

La cerimonia di settembre sarà virtuale: intanto, ecco le serie tv da vedere nell'attesa

Gli Emmy Awards 2020 si celebrano il 20 settembre, con la cerimonia di premiazione trasmessa in diretta dal canale statunitense Abc e gli ospiti collegati in streaming da casa. Il dilagare del virus negli Stati Uniti frena gli Oscar della tv, non il conduttore Jimmy Kimmel e l'assegnazione delle statuette dell'International Academy of Television Arts and Sciences, che ha annunciato le nomination dopo un profondo rinnovamento del regolamento. Alcuni titoli, specie quelli con il maggior numero di candidature, sono ormai dei successi di pubblico e critica. Watchmen e La fantastica signora Maisel dominano con, rispettivamente, 26 e 20 nomination. Ozark e Succession hanno 18 candidature a testa. Altre serie, invece, sono piccole sorprese e potrebbero approfittarne in quest'annata senza grandi favoriti.

Emmy Awards 2020: serie tv da vedere in vista della cerimonia

Ecco cinque serie tv da recuperare in vista degli Emmy Awards 2020.

Ramy

Cosa vuole dire essere giovani e musulmani nell'Occidente di oggi? Lo racconta questa commedia semi-autobiografica scritta, diretta e interpretata da Ramy Youssef, star emergente (di origini egiziane) della stand-up comedy.

La serie Hulu, disponibile in Italia su Apple Tv, è arrivata alla seconda stagione ed è già stata rinnovata per una terza: l'argomento non è certo inedito, ma l'approccio del protagonista, diviso tra valori religiosi e spirito millennial, è brillante e molto divertente.

Agli Emmy 2020, Youssef è candidato come miglior attore protagonista e miglior regista, Mahershala Ali (l'imam Ali Malik) è in nomination come miglior non protagonista.

Black Monday

La comedy su Wall Street, creata da Jordan Cahan e David Caspe per Showtime, è uno spasso: si ride a crepapelle dei broker del Jammer Group, colti durante quel lunedì nero del 1987 che fece impazzire la Borsa americana e le Piazze di tutto il mondo.

La ricostruzione degli scintillanti anni '80, l'eco sulla crisi dei mercati azionari di oggi e la satira spietata dell'avidità finanziaria sono i punti di forza della serie, arrivata alla seconda stagione.

La nomination agli Emmy l'ha conquistata Don Cheadle (il veterano "stockbroker" Maurice Monroe) come miglior attore protagonista in una comedy.

Mrs. America

La miniserie di Dahvi Waller ripercorre la nascita del movimento femminista statunitense e la lotta sociale che ha portato all'approvazione dell'Equal Rights Amendment tra il 1970 e il 1971.

Il cast è stellare. Cate Blanchett è l'avvocatessa conservatrice e reazionaria Phyllis Schlafly, Rose Byrne è la giornalista e attivista Gloria Steinem, Uzo Aduba interpreta la dem nera Shirley Chisholm, Elizabeth Banks veste i panni della repubblicana progressista Jill Ruckelshaus, Margo Martindale è la deputata leader del movimento Bella Abzug e Tracey Ullman la saggista Betty Friedan, autrice del libro cult La mistica della femminilità.

Le candidature ottenute agli Emmy sono addirittura sei: due come miglior miniserie e miglior attrice protagonista alla Blanchett, le altre quattro per le tre attrici non protagoniste (Aduba, Martindale e Ullman) e la sceneggiatura di Tanya Barfield.

Emmy 2020, candidati Netflix fanno il pieno di nomination

Gli altri consigli sono per due serie Netflix: il colosso dello streaming ha conquistato ben 160 nomination complessive

Dead to Me

Un thriller tragicomico che basa tutta la sua carica sull'ironia della scrittura (i copioni di Liz Feldman e del suo team) e sull'alchimia tra le due protagoniste, Christina Applegate e Linda Cardellini.

Le attrici sono Jen e Judy: la prima è un'agente immobiliare rimasta vedova e tormentata dalla morte del marito; la seconda è una stramba pirata della strada che ha appena rotto con il suo fidanzato (James Marsden). Nel corso delle due stagioni (la terza e ultima è già stata annunciata da Netflix) la coppia ha riempito i rispettivi vuoti, fino a quando un colpo di scena (al termine del primo ciclo di episodi) cambia tutto.

La serie ha una tripla candidatura agli Emmy 2020, come miglior serie comedy e per la Applegate e la Candellini come migliori attrici protagoniste.

Unorthodox

La miniserie creata da Anna Winger e Alexa Karolinski è ispirata all'autobiografia di Deborah Feldman e racconta la storia di una ragazza ebrea, Esty, che lascia l'asfissiante comunità ortodossa chassidica di Williamsburg, a Brooklyn, per rifarsi una vita a Berlino.

La passione per la musica la conduce al Conservatorio della città tedesca, dove coltiva nuovi sogni e amicizie, finisce per fare i conti con le scelte controcorrente di sua madre e tenta di fuggire all'arrivo del marito, che vuole riportarla a tutti i costi a casa. 

La serie-rivelazione sul fondamentalismo ebraico ha strappato quattro nomination: come miglior miniserie, per l'interpretazione della protagonista Shira Haas, per la miglior regia di Maria Schrader e per la migliore sceneggiatura della Winger.

Tutte le candidature sono consultabili sul sito degli Emmy.

Fonte foto copertina: Hulu / Craig Blankenhorn
Fonte foto interna: Netflix