George Blagden: Vikings e Versailles ma non solo per la carriera dell'attore britannico

Dopo il ruolo di spicco nell'opera sui guerrieri nordici George Blagden ha ottenuto la consacrazione nei panni del Re Sole in Versailles

Pochi ruoli ma buoni. Questo si può dire della carriera di George Blagden finora, l’attore britannico che sembra avere un certo feeling in particolare con le serie tv a carattere storico. Ma le sue apparizioni non si fermano certo al contesto televisivo, avendo Blagden preso parte a diverse opere cinematografiche oltre che a produzioni teatrali. Andiamo dunque a vedere i tratti salienti della sua filmografia.

George Blagden: Vikings e Versailles le serie che lo hanno reso famoso

È il 2013 quando la rete televisiva History accoglie George Blagden come uno dei personaggi principali di Vikings. La permanenza dell’attore nella serie si protrae per il durare delle prime tre stagioni, in cui copre il ruolo del monaco Athelstan.

Conclusa l’esperienza nell’opera sui guerrieri nordici arriva per Blagden l’occasione di essere il volto principale di un’importante serie tv. Ciò avviene con Versailles, produzione della rete francese Canal + in cui dal 2015 veste i panni di Luigi XIV, il celebre sovrano francese conosciuto come il Re Sole. Più tardi lo vediamo poi in Hang the DJ, uno degli episodi della quarta stagione di Black Mirror.
Tutte e tre le serie tv citate sono disponibili nel catalogo di Netflix Italia.

George Blagden: i film con l’attore britannico

Nel 2012 l’attore entra nel cast di Les Misèrables nel ruolo di Grantaire, facendo subito parte di un film campione di incassi e di grande successo a numerosi awards. Nello stesso anno ricopre un ruolo secondario in La furia dei titani, sequel di Scontro tra titani.

È il 2013 invece l’anno di After the Dark, oscura pellicola fantastica diretta da John Huddles. Il biennio successivo lo vede invece impegnato in vari progetti, tra cui i cortometraggi The Tap Tap Lady, Holding on for a Good Time e Blight. Partecipa poi anche al film Blood Moon del 2014, film di Jeremy Wooding.

Fonte immagine: facebook.com/George-Blagden