Giorgia Meloni contro le droghe e Netflix che le promuove: ecco con quali serie ce l'ha

Nella Giornata mondiale contro le droghe, la premier si è scagliata contro la piattaforma streaming: ecco perché

Nella Giornata mondiale contro le droghe, ha fatto discutere l'intervento di Giorgia Meloni alla Camera. La Presidente del Consiglio ha promesso "un cambio di paradigma" nel contrasto alle dipendenze, anche sul piano della comunicazione. La premier ha attaccato apertamente Netflix. "Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato era girato dall'altra parte", ha dichiarato.

Giorgia Meloni Netflix, l'affondo della premier

I riferimenti diretti della Meloni sono facilmente riconoscibili. La serie che ha "come eroe uno spacciatore" è Breaking Bad, una delle più viste in assoluto su Netflix. Il crime thriller di Vince Gilligan, composto da cinque stagioni andate in onda dal 2008 al 2013, ha per protagonista Walter White (Bryan Cranston), un professore di chimica che dopo aver scoperto di avere un tumore, decide di cominciare a produrre anfetamina nel garage di casa per garantire un futuro alla propria famiglia. Dall'universo di Breaking Bad sono nati il film El Camino, incentrato sul personaggio di Jesse Pinkman (Aaron Paul), e il prequel Better Call Saul dedicato all'avvocato McGill (Bob Odenkirk).

Il documentario che secondo Giorgia Meloni è "contro Muccioli" è invece SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano, docu-serie sviluppata in cinque episodi da Gianluca Neri che racconta attraverso interviste e immagini d'archivio la controversa storia della comunità di recupero e del suo fondatore. "Dovreste avere rispetto dei ragazzi presenti in questa sala – si tratta di ragazzi che hanno frequentato comunità di recupero – e di quello che la vostra propaganda ha fatto sulla pelle di queste persone e famiglie. È grazie alle vostre politiche che siamo ridotti così", ha detto la premier nel suo discorso in risposta alle proteste degli esponenti ex radicali di +Europa.

Serie Netflix sulla droga: il catalogo è pieno

Ma il resto del catalogo di Netflix è pieno zeppo di serie che raccontano le sostanze stupefacenti e il loro traffico e che forse la Meloni ignora. A partire dal capolavoro Narcos sui potenti e violentissimi cartelli della droga colombiani fino al sequel Narcos: Messico, incentrata sull'origine del cartello di Guadalajara.

Su Netflix si trovano La regina del sud (sia l'originale in lingua spagnola con Kate del Castillo che il remake statunitense con Alice Braga) e tantissime docu-serie come Drug Lords sui grandi boss del narcotraffico internazionale (El Chapo, Jemeker Thompson, Christopher Coke, Klaas Bruinsma) e Come vendere droga online (in fretta), true crime su un ragazzo di Lipsia che ha messo in piedi un traffico di droga sul web per un valore di quattro milioni di euro. 

Hanno fatto discutere Come insabbiare uno scandalo stupefacente, sui crimini che avvengono in un laboratorio di analisi narcotici; Il business degli stupefacenti, sulle sei droghe più diffuse al mondo nel racconto di un ex analista della CIA; Murder Mountain, sui misteriosi omicidi nel mercato della marijuana legale in California. Sulla piattaforma ci sono persino una serie coreana come Narcosantos, la serie di finzione El club (su alcuni ragazzini messicani ricchi e viziati che iniziano a spacciare MDMA) e il biopic El Chapo, con Marco de la O nei panni del famosissimo narcotrafficante Guzmán.