Disponibile in streaming su Disney+ dal 28 giugno, l'adattamento al 2023 del classico di Dickens divide il pubblico
Olivia Colman e Steven Knight hanno unito le forze per riportare sugli schermi Grandi speranze, il classico di Charles Dickens considerato uno dei migliori romanzi dello scrittore inglese e uno dei più popolari della letteratura vittoriana. Prodotta da BBC e FX e disponibile in streaming su Disney+ dal 28 giugno, la serie in sei episodi sta sollevando numerose polemiche per il suo approccio spiazzante e provocatorio.
Grandi speranze, serie tv fa discutere: ecco perché
La storia di Great Expectations è sempre la stessa: il giovane Pip (Fionn Whitehead, da piccolo Tom Sweet), un orfano cresciuto dalla manesca sorella maggiore Sara (Hayley Squires) e dal marito di lei Joe (Owen McDonnell), comincia a frequentare l'abitazione fatiscente dell'eccentrica e misteriosa Miss Havisham (Olivia Colman), una vecchia zitella traumatizzata da una storia d'amore finita con un tradimento.
Perennemente abbigliata in vestito da sposa, memore di quando è stata lasciata dal fidanzato alla vigilia delle nozze, Miss Havisham usa la figlia adottiva Estella (Shalom Brune-Franklin) per vendicarsi degli uomini. Pip si innamora subito della ragazza, la quale però lo disprezza per le sue umili origini. Quando Pip viene assunto e pagato per fare il "compagno di giochi" dell'anziana, gli si spalancano le porte di un mondo pieno di possibilità: Pip dovrà affrontare il peso delle grandi speranze che vengono riposte in lui.
Tutto nella norma, se non fosse che uno degli elementi più forti e discussi del Great Expectations del 2023 è la libertà che Steven Knight si è preso nel cambiare le caratteristiche di alcuni personaggi rispetto al libro. Tre scelte in particolare hanno diviso i critici: Miss Havisham che fa un uso pesante di oppio; il finale votato all'indipendenza e alla forza femminile; il rapporto sadomaso – in stile dominatrice e sottomesso nel mondo BDSM – tra Sara, la sorella di Pip, e Mr. Pumblechook (Matt Berry), lo zio di suo marito.
Great Expectations, serie tv anima i critici: la replica di Knight
Parlando ai giornalisti poco dopo la messa in onda sulla BBC, Knight ha spiegato che certi elementi di Grandi speranze come il colonialismo, la sessualità, la dipendenza dalle droghe, la blasfemia e la disobbedienza contro la corona non potevano essere scritti nell'Inghilterra puritana della seconda metà dell'Ottocento.
"Quello che ho provato a fare è stato immaginare Dickens alle prese con il suo romanzo ora. Se avesse la libertà di andare nei posti più oscuri, cosa farebbe? Se fosse stato libero di scrivere le cose che stavano succedendo allora, di cui non gli era permesso scrivere", ha dichiarato lo sceneggiatore.
"Quando scrivi un adattamento, devi camminare su una corda tesa. Penso di aver camminato su quella corda in un modo che rende giustizia allo spirito della storia e allo stesso tempo riflette forse il modo in cui le cose sono cambiate da allora", ha aggiunto Knight.
Foto: BBC / FX Networks / Disney Studios