Grey's Anatomy, Ellen Pompeo: "La stagione 16 sono obbligata a farla". E poi?

Ospite nel salotto televisivo di Ellen Degeneres, l'attrice Ellen Pompeo ha parlato del futuro di Grey's Anatomy

L'attesa per la stagione 15 di Grey's Anatomy sta per terminare: lunedì 29 ottobre, come al solito su Fox Life, il nuovo ciclo di episodi farà il proprio debutto televisivo in Italia. Negli Stati Uniti, invece, ABC ha già mandato in onda diversi episodi. In totale saranno 24 episodi della quindicesina stagione del celebre medical drama, e poi? Poi ci sarà la stagione 16, che è stata annunciata già da diverso tempo ed è ora stata confermata anche da Ellen Pompeo (ospite nel salotto televisivo di Ellen Degeneres) ma non si sa ancora se la serie proseguirà o se invece terminerà per sempre. 

Grey's Anatomy 16 ci sarà: lo conferma Ellen Pompeo 

"Il mio contratto dura fino alla sedicesima stagione e sono completamente obbligata a realizzarla, i numeri sono incredibilmente positivi e la serie è così popolare" ha dichiarato con soddisfazione Ellen Pompeo nel salotto di Ellen Degeneres. 

L'attrice non ha parlato dell'eventuale prolungamento del suo contratto per le stagioni successive ma non ha neanche chiuso le porte all'ipotesi di lavorare in Grey's Anatomy per altre stagioni. "Devo continuare a fare la serie perché stiamo toccando le vite delle persone e facendo la differenza" ha continuato. 

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo si commuove 

Nel corso dell'intervista Ellen Pompeo ha poi commosso tutto lo studio, e si è commossa, raccontando un toccante episodio riguardante il medical drama. "In occasione del primo episodio di cui sono stata regista c'era nel cast un attore teenager che è gay e interpretava un personaggio gay. Dopo aver concluso le riprese dell'intera puntata mi ha detto 'Ho guardato lo show con i miei genitori per tutta la mia vita e in un certo senso l'ho usato per rivelare che sono gay". 

Ellen Pompeo ha poi continuato: "Mi ha detto: 'Grey's Anatomy ha realmente aiutato i miei genitori a capire cosa significasse avere un figlio gay e che non era per forza qualcosa di negativo".