Il biopic sugli esordi degli 883 è la serie Sky Original più vista degli ultimi otto anni
La nostalgia degli anni Novanta premia Hanno ucciso l'Uomo Ragno, il biopic prodotto da Matteo Rovere e Sydney Sibilia (anche regista con Alice Filippi e Francesco Ebbasta) che racconta gli esordi degli 883. La serie tv, composta da otto episodi e cominciata l'11 ottobre su Sky e in streaming su NOW, sta ottenendo un successo clamoroso: una media di 1,3 milioni di spettatori in una settimana.
Hanno ucciso l'Uomo Ragno, serie tv da ascolti record
Gli ascolti dei primi due episodi hanno reso Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La vera storia degli 883 la nuova produzione originale di Sky più vista sulla pay negli ultimi otto anni. Il successo è destinato ad aumentare con il secondo appuntamento del 18 ottobre: nel terzo e nel quarto episodio Max Pezzali e Mauro Repetto, interpretati da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, vedono concretizzarsi la popolarità, ma anche le prime difficoltà legate aell'esame di maturità e a due strade destinate a dividersi.
Sydney Sibilia, pur essendo alla sua prima serie tv, è uno che con i generi, le storie vere e la musica ci sa fare. Il regista salernitano ha all'attivo la trilogia cinematografica di Smetto quando voglio, il biopic L'incredibile storia dell'Isola delle Rose (un piccolo caso su Netflix) e il recente Mixed by Erry dedicato ai fratelli Frattasio, i pirati più famosi degli anni Ottanta e Novanta in Campania e dintorni. Oltre che ideatore della serie, Sibilia è anche sceneggiatore con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone.
Hanno ucciso l'Uomo Ragno, Sky fa il botto con gli 883
Sui social Hanno ucciso l'Uomo Ragno è già diventata un cult, specie tra i Millennials della Gen Y (i nati e le nate tra l'inizio degli anni Ottanta e la metà dei Novanta) che all'epoca dell'uscita del primo disco degli 883 erano tra l'infanzia e l'adolescenza. Nel 1992 l'album, spinto dal produttore Claudio Cecchetto, raggiunse il primo posto nella classifica italiana con oltre 700mila copie vendute. Numeri impensabili al giorno d'oggi.
In quel lavoro, insieme alla hit Hanno ucciso l'Uomo Ragno, c'erano singoli diventati famosissimi come Non me la menare, 6/1/sfigato, S'inkazza (Questa casa non è un albergo), Con un deca e Jolly Blue. Max Pezzali è tornato a parlare spesso di quel periodo nelle interviste e nelle tre autobiografie che ha scritto: Stessa storia, stesso posto, stesso bar (1998), I cowboy non mollano mai - La mia storia (2013) e Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo (2021). Mauro Repetto, viceversa, è sempre rimasto in silenzio, sbottonandosi soltanto di recente nell'autobiografia Non ho ucciso l'Uomo Ragno. Gli 883 e la ricerca delle felicità, pubblicata nel 2023 da Mondadori.
Foto: Sky