Hazzard nel mirino della censura, Bo e Luke: "Giù le mani dal Generale Lee"

Le proteste innescate dall'omicidio di George Floyd tirano in ballo la Dodge Charger con la bandiera confederata, ma Bo e Luke non ci stanno: "Questa storia del politicamente corretto sta sfuggendo di mano"

Il Generale Lee, la Dodge Charger del 1969 della serie Hazzard, è una delle auto che hanno fatto la storia della televisione. Insieme a K.I.T.T. di Supercar e alle Ferrari di Miami Vice e Magnum P.I., la macchina ha lasciato un segno profondo sul piccolo schermo e sui milioni di appassionati delle avventure di Bo e Luke. Tuttavia, in seguito alle proteste del movimento Black Lives Matter scaturite dalla morte di George Floyd a Minneapolis, la mitica muscle car potrebbe scomparire dagli schermi. 

Hazzard: Generale Lee nel mirino della censura

La Dodge Charger arancione di Hazzard, protagonista di fughe e inseguimenti mozzafiato, sfoggia una bandiera degli stati sudisti d'America e la scritta General Lee sul tetto, più il numero 01 sulle fiancate.

Quel riferimento alla bandiera confederata, e quindi a chi difendeva la schiavitù durante la guerra civile statunitense, è oggi considerato inopportuno e sta spingendo molti network statunitensi a non riproporre nei palinsesti le repliche del telefilm. 

Sulla questione sono intervenuti John Schneider e Tom Wopat, i due attori protagonisti del telefilm, e il creatore Gy Waldron. In un'intervista concessa a The Hollywood Reporter, i tre spiegano che la serie è sempre stata un "family show" e nel corso degli anni, almeno fino ad oggi, non hanno avuto mai e poi mai alcuna rimostranza da parte di afro-americani. 

Waldron, 87 anni, specifica che all'epoca della messa in onda, dal 1979 al 1985, Hazzard non piaceva ai critici perché Bo e Luke erano dei fuorilegge e perché la cugina Daisy (Catherine Bach) appariva spesso in costumi sensuali, non perché i protagonisti erano "sudisti". 

Ho avuto dei parenti che hanno combattuto da entrambe le parti nella guerra civile e in famiglia abbiamo onorato sia la bandiera americana che quella confederata. Nessuno ha mai avuto l'intenzione di usare la bandiera confederata come richiamo alla schiavitù. Era semplicemente parte della nostra cultura del Sud. Supporto pienamente il movimento Black Lives Matter e la sua missione di affrontare il razzismo in tutto il mondo.

Generale Lee, bandiera del Sud nella bufera: censura su Hazzard

Schneider, tuttavia, aggiunge che "questa storia del politicamente corretto sta sfuggendo di mano". Wopat è dello stesso parere del collega. 

La situazione nel Paese è ovviamente cambiata nel corso degli ultimi 40 anni. Mi sento fortunato a vivere in un'epoca in cui possiamo affrontare alcune delle ingiustizie del passato. Ma l'auto non c'entra nulla, è innocente.

Ben Jones, l'attore che interpretava il meccanico Cooter Davenport, ha fatto della partecipazione ad Hazzard la sua principale professione: oggi gestisce la catena di negozi Cooter's Place. Jones spiega che migliaia di famiglie nere ogni anno visitano i suoi punti vendita, definisce la controversia "una tragedia" e l'eventuale rimozione della bandiera dal Generale Lee "come togliere la S dal petto di Superman".

Fonte foto copertina: https://youtu.be/w0m0hTrtlWM
Fonte foto interna: https://youtu.be/F3MB2W1DKHM