Dopo le polemiche seguite alle accuse di molestia all'attore, la casa di produzione ha scelto di chiudere in anticipo la serie tv
Il polverone sollevato dalle accuse di molestie sessuali rivolte a Kevin Spacey ha fatto prendere una decisione a Netflix: House of Cards terminerà con la sesta stagione. Le riprese della serie tv con l'attore premio Oscar sono in corso ma la casa di produzione ha deciso che non ci sarà una settima stagione ma tutto si chiuderà così. Una decisione che potrebbe non influire sulla trama, già scritta e pensata forse per non doversi concludere con la sesta. Tutto è nato da quanto dichiarato dall'attore Anthony Rapp che aveva confessato di essere stato molestato da Spacey (che in quel periodo era tutt'altro che in ascesa, visto che la carriera era agli inizi) all'età di 14 anni.
House of Cards 6 sarà l'ultima stagione
Con buona pace dei fan, House of Cards non verrà rinnovata ulteriormente. La serie tv, che nelle cinque stagioni precedenti ha avuto un grande successo di pubblico, vede protagonisti Kevin Spacey e Robin Wright nei panni di Frank e Claire Underwood, coppia senza scrupoli che ha come obiettivo il potere, a partire dalla Casa Bianca. Inganni ed espedienti della vita politica: sullo sfondo il Congresso e la lotta per arrivare al vertice con dei mezzi spesso poco leciti.
Kevin Spacey, molestie e accuse all'attore premio Oscar
La risposta alle accuse da parte di Spacey era stata pubblica - come del resto le accuse - e soprattutto spiazzante. L'attore ha infatti confessato di esser gay, facendo per la prima volta outing e confessando di non ricordare quell'episodio citato dall'attore di Star Trek Discovery. All'epoca dei fatti, secondo le accuse, il ventiseienne Kevin avrebbe fatto delle chiare avances di tipo sessuali al ragazzo.
Kevin Spacey si è scusato, ha ammesso che forse quella sera era poco lucido e ha aggiunto di essere omosessuale. Non sono mancate le polemiche visto che per alcuni colleghi tutto è stato fatto per evitare che si parlasse delle molestie.