Bryan Cogman, D. B. Weiss e Dave Hill hanno replicato alle critiche che sono arrivate a Il Trono di Spade
Il Trono di Spade è una delle serie più amate e più seguite dell'intero panorama televisivo ma, come ogni cosa, non può piacere a tutti. In attesa che l'ottava e ultima stagione faccia il proprio debutto in TV (il 14 aprile la prima puntata esordirà in Italia su Sky Atlantic e negli Stati Uniti su HBO) sono arrivate alcune critiche per il modo in cui nella settima stagione si è svillupata la narrazione della storia: sceneggiatori e registi sono stati troppo frettolosi nel raccontare gli eventi, secondo i più severi spettatori. A queste critiche hanno ora risposto proprio gli sceneggiatori de Il Trono di Spade.
Il Trono di Spade, la serie TV al centro delle critiche
"Nella scorsa stagione abbiamo fatto una scelta precisa per favorire lo svolgimento della trama" ha dichiarato in un'intervista concessa a Entertainmente Weekly Bryan Cogman, che de Il Trono di Spade è anche produttore, oltre che sceneggiatore.
"Se alcune persone vogliono stare sedute a fare i conti sulla distanza e il tempo di percorrenza da punto A a punto B, va bene lo stesso. C'è sempre qualcosa su cui qualcuno avrà da ridire, e anzi questa volta si è trattata di una critica abbastanza costruttiva rispetto al solito" ha poi concluso.
Il Trono di Spade: gli sceneggiatori rispondono alle critiche
Sulla stessa lunghezza d'onda del collega è anche D. B. Weiss che, sempre a Entertainment Weekly, ha dichiarato: "Non ho idea di quanto sia elevata la percentuale di persone che hanno contestato questa scelta. Potrebbe essere un rumoroso 1%, che si è fatto notare su internet per dieci minuti fino a coinvolgere qualcun altro. Ma non ci siamo preoccupati molto di quelle lamentele".
Infine, è arrivata anche la risposta alle critiche su Il Trono di Spade di Dave Hill: "Ovviamente non vuoi che la tua creatura sia criticata ingiustamente. Potevamo inserire delle title card con la scritta 'Tre settimane dopo', ma abbiamo deciso di non farlo. Per la stagione 8, comunque, abbiamo cercato di mantenere più logica spazio-temporale."
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