Ian McElhinney, l'attore che interpreta Ser Barristan Selmy ne 'Il Trono di Spade', ha rivelato che lo scrittore avrebbe terminato le Cronache
George R.R. Martin avrebbe finalmente terminato Il Trono di Spade. Lo ha confessato Ian McElhinney, l'attore irlandese che interpreta Ser Barristan Selmy nella serie tv HBO. Ospite dell'EpicCon di San Pietroburgo, McElhinney ha rivelato che gli ultimi due libri delle Cronache del ghiaccio e del fuoco sono ormai completi. "Magari ne sapete più di me – ha dichiarato l'attore – ma, per quanto ne so io, George ha scritto i volumi 6 e 7. Aveva raggiunto un accordo con David Benioff e D. B. Weiss: non avrebbe pubblicato gli ultimi due romanzi fino alla fine della serie". Ora che lo show sta per finire (l'appuntamento con l'ultima puntata è per il 19 maggio su HBO e in contemporanea su Sky Atlantic), lo scrittore statunitense avrebbe rotto gli indugi. Non solo.
Il Trono di Spade, libri finiti e data d'uscita?
Stando a quanto raccontato da McElhinney, Martin avrebbe già fissato anche la data d'uscita. "Se tutto andrà bene – ha detto l'attore – tra un mese o forse due, riusciremo a leggere i libri 6 e 7. Io per esempio sono curioso di sapere cosa accadrà al mio Barristan nella versione di Martin". Il sesto volume della serie dovrebbe essere intitolato The Winds of Winter e comprenderà, tra l'altro, quattro capitoli scritti in origine per A Dance with Dragons. Il titolo annunciato per il settimo volume è invece A Dream of Spring.
George RR Martin, Trono di Spade continua
In attesa del finale che tutti aspettano, Martin ha già annunciato che arriveranno altri spin-off di Game of Thrones, oltre al prequel che vedrà Josh Whitehouse e Naomi Watts tra i protagonisti. HBO sta infatti lavorando a ben tre nuove serie (di cinque) ispirate all'universo fantasy dell'autore: il prequel creato da Jane Goldman (che racconterà le origini di Westeros e la storia dei leggendari Stark), uno show su Lann l'Astuto (il progenitore dei Lannister) e un altro sul Disastro di Valyria e i misteri del Continente Orientale. Ad oggi, però, non c'è nulla di confermato: per avere qualche certezza in più, bisognerà aspettare fino al 2020.
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