Il servizio di streaming on demand leader in Italia con migliaia di contenuti tra film, cartoni animati e serie tv lancia Infinity LAB.
Da questo laboratorio nasce Italica Noir, una docu-serie true crime che racconta le vicende e gli orrori che hanno segnato la cronaca del nostro paese.
Dal laboratorio di Infinity LAB nasce Italica Noir che ripercorre le vicende più oscure della nostra storia
Infinity è il primo servizio di streaming on demand in Italia con moltissimi contenuti a disposizione. Da gustarsi senza interruzioni pubblicitarie, tutti i video sono consultabili in tranquillità da qualsiasi dispositivo dotato di connessione internet. Infinity LAB è il progetto di Infinity che permette di individuare e premiare il talento di registi, video-maker, autori e sceneggiatori. Da questo laboratorio innovativo nasce Italica Noir, una docu-serie di genere true crime. Narrata da Adriano Giannini, celebre attore e doppiatore italiano e figlio d’arte (già voce di attori di grandi interpreti internazionali tra i quali Heath Ledger, Joaquin Phoenix, Brad Pitt e Matthew McConaughey), Italica Noir indaga e va a fondo dei casi di cronaca più sconvolgenti della storia italiana. Raccontando le vicende noir impresse nella memoria recente o i fatti più scioccanti ma sorprendentemente dimenticati, la serie mixa una rigorosa e documentata ricerca storica con uno stile contemporaneo e incalzante del genere thriller. La mini-serie antologica in quattro puntate, co-finanziata da Infinity LAB, si propone di raccontare quattro tra le vicende più sconcertanti e folli attraverso la voce di Giannini. La sua narrazione catapulta lo spettatore in un'esperienza immersiva e coinvolgente, in grado di affascinare, spaventare e a tratti anche sedurre verso il lato oscuro della storia italiana.
Italica Noir di Infinity, i primi due casi della miniserie true crime
Prodotta da Grey Ladder Productions, la docu-serie di Infinity combina illustrazioni originali, moderne tecniche di animazione, voce, musica e sound design per raccontare le pagine più "dark"
della storia nazionale. Mescolando le atmosfere della letteratura e del cinema noir con la ricostruzione storica di celebri casi di cronaca nera, Italica Noir ripercorre quattro vicende che hanno segnato in maniera indelebile la storia italiana a partire dagli anni ‘70. Fatti che raccontano orrori e atrocità veramente compiuti e che hanno contribuito a scrivere le pagine più nere della cronaca del nostro paese.
Nel primo episodio, Il diavolo per amico, si intrecciano le vicende di un gruppo di giovani dell'hinterland milanese, Le Bestie di Satana, uniti da una comune ossessione per l'occulto e per il satanismo. Questa adorazione malata, nata quasi per gioco, è poi cresciuta ed esplosa in una pazzia omicida. La puntata non si limita a narrare i loro crimini selvaggi, ma tenta di approfondire le origini e l'affermazione di questo culto in un determinato contesto sociale e culturale. Insonnia ’84 è il secondo episodio di Italica Noir. Con la struttura di un vero e proprio giallo, indaga sull’omicidio efferato di Francesco D'Alessio, rampollo di una ricca famiglia milanese ucciso con cinque colpi di pistola. Sullo sfondo la "Milano da bere" degli anni '80: la puntata ruota attorno ai luoghi simbolici dell'epoca e della città in cui è ambientato.
Italica Noir di Infinity, il terzo e il quarto episodio della docu-serie di cronaca nera
Il terzo caso affrontato da Italica Noir, serie basata sull'antologia omonima di Federico Mosso, pubblicata da Editrice Il Rinnovamento, è Ludwig odia. L’episodio scava a fondo nei 28 omicidi commessi dal 1977 al 1984, rivendicati dalla misteriosa sigla Ludwig, una feroce organizzazione di ispirazione neonazista. La banda agisce di notte, con violenza brutale, ma le motivazioni, al di là di una presunta fede nel nazionalsocialismo estremista, appaiono spesso oscure. L’episodio ripercorre gli attentati di Ludwig e la discesa nella violenza più spaventosa di tutte, quella accecata da un unico movente: l'odio. Il lupo è l’ultima puntata di Italica Noir, caratterizzata dall'atmosfera e dallo stile di un western all'italiana. Mette in scena una caccia all'uomo, quella a Luciano Liboni, conosciuto come "Il Lupo" che ha terrorizzato l'Italia intera. Il racconto asseconda il ritmo frenetico e incalzante della fuga di Luciano Liboni e la sua febbrile ricerca della libertà, tra veicoli rubati e rapine improvvisate, seguendo le tracce di un uomo che è rapidamente diventato il pericolo pubblico numero uno.