Monroe Stahr lotta con il boss della sua casa cinematografica, Pat Brady, per raggiungere il successo e combattere contro le imposizioni del governo nazista
Siamo nel 1936, Adolf Hitler è a capo del governo nazista e vuole influenzare la produzione cinematografica tradizionale di Hollywood. Monroe Stahr, dirigente di talento di uno dei maggiori studi di produzione, non vuolo sottostare alle imposizione del Furher: nomi o aspetti di personaggi da cambiare perchè non sembrassero ebrei, divieto di dipingere i tedeschi come nemici e molte altre limitazioni. Queste le premesse per conoscere l'argomento della serie tv The Last Tycoon, andata in onda su Amazon Video il 17 giugno 2016.
The Last Tycoon: ecco le curiosità sulla serie tv
1) La serie tv è liberamente tratta dall'ultimo romanzo di Fitzgerald (autore del Grande Gatsby) pubblicato postumo, dopo la sua morte nel 1940, dal critico letterario Edmund Wilson e conosciuto in Italia come Gli ultimi fuochi.
2) Non è il primo lavoro che si ispira a questo romanzo. Il primo adattamento cinematografico (con lo stesso titolo) è datato 1976, con Elia Kazan in regia e Robert De Niro nei panni del protagonista Monroe Stahr.
3) Sulle censure imposte dal governo nazista, questo è stato il commento del produttore Ray: "È tutto assolutamente vero, il libro The Collaboration di Ben Urwand ci è stato estremamente utile a riguardo".
4) Monroe Stahr e Pat Brady, i due personaggi principali, sono ispirati dalla leggenda di Hollywood Irving Thalberg e dal co-fondatore di MGM Louis B. Mayer.
5) La seconda stagione della serie tv è stata cancellata da Amazon Video. Le motivazioni? Nonostante le critiche positive ricevute dalla prima stagione, la casa di produzione ha spiegato di voler concentrare gli investimenti su un titolo forte. Alla base di questa decisione, anche la considerazione del costo elevato necessario per girare la serie tv (recentemente, sul portale Amazon ha caricato sul suo portale due serie tv seguitissime dai telespettatori). Billy Ray ha però fatto sapere, sul suo account Twitter, che la produzione cercherà una nuova "casa".
Fonte immagine di copertina: www.facebook.com/TheLastTycoonTV/