Making a Murderer: un detective di Manitowoc fa causa a Netflix

La seconda stagione di 'Making a Murderer' miete un'altra vittima, stavolta illustre: Netflix è stato denunciato dall'ex poliziotto Andrew Colborn

Making a Murderer e Netflix finiscono sotto accusa. Andrew Colborn, ex detective della contea di Manitowoc, ha citato in giudizio per diffamazione la piattaforma streaming, Laura Ricciardi e Moira Demos, le due creatrici e registe della serie tv che si è occupata del caso di Steven Avery. Secondo il poliziotto, la docuserie true crime, giunta alla seconda stagione dopo una lavorazione durata più di dieci anni, sarebbe stata montata ad hoc per far apparire lui e altri agenti delle forze dell'ordine come gli autori delle false prove che hanno incastrato Avery e suo nipote, Brendan Dassey, condannati per l'omicidio nel 2005 della fotografa freelance Teresa Halbach.

Making a Murderer: Netflix finisce in tribunale

Making a Murderer 2 è stata una delle più ghiotte novità nel catalogo Netflix di ottobre 2018. La seconda stagione ha posto molta attenzione sul risvolto emotivo della vicenda e ha introdotto la figura di Kathleen Zellner, avvocatessa di Avery che ha cercato di dimostrare che il suo cliente è stato incastrato per ben due volte.

Andrew Colborn ha fortemente contestato l'approccio di Ricciardi e Demos e ha depositato la sua causa presso il tribunale distrettuale del Wisconsin. "In nessun momento durante il rapporto di lavoro del querelante – si legge nell'atto di denuncia – Colborn ha svolto la funzione di portavoce del dipartimento".

Making a Murderer, serie tv accusata di diffamazione

"Declinando decine di richieste di interviste da parte dei media, il querelante si è astenuto dal commentare pubblicamente quanto accaduto e non si è in nessun altro modo intromesso nella controversia che circonda il caso Avery e l'uscita di Making a Murderer. Come tale, egli non è né un 'personaggio pubblico' né 'una figura pubblica ad uso limitato', secondo le definizioni contenute nella legge sulla diffamazione". Al momento Netflix e i suoi legali non hanno risposto alle accuse di Colborn.

Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/makingamurderer/
Fonte foto: https://twitter.com/AaronJohnsonUK