Michael Caine: My Generation diventerà una serie tv

Il grande attore inglese, due volte premio Oscar, ha rivelato che il documentario sulla mitica Swinging London verrà ampliato in tv

Michael Caine e il team del documentario My Generation sono al lavoro per trasformare il film in una serie televisiva. A rivelarlo è stato lo stesso attore inglese, due volte premio Oscar, ad una proiezione del doc di David Batty, organizzata in occasione del suo 85° compleanno. All’icona del cinema britannico è stato chiesto perché il regista ha evitato di inserire nel montaggio finale le interviste fatte ai nostri giorni, privilegiando esclusivamente i filmati di repertorio degli anni Sessanta, realizzati in gran parte da Peter Whitehead. “Non potevamo mettere tutte le interviste fatte nel film… perché distoglie la concentrazione e l’atmosfera da dove si è”, ha spiegato l’attore. “David Batty ha scelto di usare soltanto me. Non c’era bisogno di vedere tutti. Ma stiamo realizzando una serie tv in sei episodi con tutte le interviste”.

Michael Caine: My Generation diventa una serie

My Generation è un viaggio nella mitica Swinging London. La Londra degli anni Sessanta è raccontata attraverso l’esplosione della cultura pop, la Beatlemania, la minigonna, la fame creativa, le barriere culturali che crollano e la comparsa di una generazione completamente nuova: anticonvenzionale, ribelle e piena di energia. Attraverso racconti personali e inedite riprese d’archivio, vengono ricostruite vita e opere di artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, dal fotografo David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones alla stilista Mary Quant, creatrice della minigonna. “Grazie a Michael e a quelli come lui, i miei genitori hanno potuto spezzare le catene delle loro origini operaie per offrirmi una vita migliore”, ha spiegato il regista David Batty. “Questo film parla della rivoluzione avvenuta nella Londra di quegli anni e che ancora oggi ha delle ripercussioni, grazie alla generazione che ha cambiato il mondo per sempre”. 

Michael Caine attore di classe ed eroe della classe operaia

My Generation è stato meticolosamente assemblato in sei anni di lavoro. Tra i materiali rimasti fuori dal montaggio finale, un’esclusiva intervista di due ore e mezza con Paul McCartney. Dopo aver detto no ai film con Woody Allen, Caine ha approfittato dello screening londinese del documentario per ringraziare pubblicamente Christopher Nolan, che l’ha diretto in sei film. “Lui è il mio portafortuna, e io il suo”, ha dichiarato.