Dopo il successo di Mare fuori, Picomedia di Roberto Sessa annuncia una nuova serie sulla vita in carcere delle giovani detenute
Picomedia punta a massimizzare lo strepitoso successo di Mare fuori e annuncia Nate libere, una nuova serie televisiva che esplora ancora una volta la dura realtà carceraria. Stavolta, a differenza della serie-madre, la chiave sarà diversa: completamente al femminile. Nella nota diffusa dalla società di produzione di Roberto Sessa, Nate libere viene presentata come una serie che racconterà "un mondo complesso e sorprendente, che seppur attraverso situazioni difficili mostrerà anche un'incredibile vitalità".
Nate libere, serie su riscatto e amicizia in carcere femminile
Al centro della serie ci saranno "storie di speranza e di riscatto, di amicizia e umanità, di sacrificio e maternità, ma anche storie d'amore, sono quelle che si intrecceranno tra le celle e i laboratori di formazione".
Dietro Nate libere ci sono Franco Bernini e Rosa Ventrella. Scrittore, sceneggiatore e regista, Franco Bernini ha scritto per il cinema Notte italiana, La lingua del Santo e A cavallo della tigre di Carlo Mazzacurati, La settimana della Sfinge e Il portaborse di Daniele Luchetti, Sud di Gabriele Salvatores e A casa nostra di Francesca Comencini. Tra le sue sceneggiature per la televisione ci sono quelle dei biopic Adriano Olivetti - La forza di un sogno, Aldo Moro - Il professore, Enrico Piaggio - Un sogno italiano e Io ricordo, Piazza Fontana.
Specializzata in Storia delle donne, Rosa Ventrella è autrice di romanzi di successo come Storia di una famiglia perbene (diventata una fiction Mediaset con Giuseppe Zeno e Simona Cavallari), Il giardino degli oleandri e Innamorarsi a Parigi, pubblicati da Newton Compton e tradotti in oltre 20 lingue e 30 Paesi. I suoi lavori più recenti sono I bambini di Haretz, Benedetto sia il padre e La malalegna, editi da Mondadori.
Mare fuori, spin off in arrivo con Picomedia
"È da tempo che stiamo sviluppando questo nuovo concept sul carcere femminile che presto finalmente vedrà la luce. Attualmente siamo in fase di discussione con i potenziali broadcaster", fa sapere il produttore Roberto Sessa. Dunque non è ancora noto se Nate libere finirà come Mare fuori "diviso" tra la Rai e Netflix o avrà un'altra destinazione.
La realtà del carcere per sole donne non è mai arrivata in una serie italiana, se non in chiave parodistica nella sitcom Belli dentro con Geppi Cucciari, Brunella Andreoli e Alessandra Ierse. La serialità internazionale ha invece offerto numerosi esempi di prison drama al femminile come Orange Is the New Black, Vis a vis - Il prezzo del riscatto, Intergalactic, Wentworth, Dead Boss e Clink.
Foto: Sabrina Cirillo / Picomedia