Password sharing a rischio: una nuova Intelligenza Artificiale punta a bandire la condivisione dell'abbonamento Netflix
Netflix, il servizio di streaming più famoso al mondo, si è sempre distinto per la qualità e la vastità della sua offerta. L'abbonamento Premium costa 13,99€ al mese e offre l'accesso ad un massimo di 4 dispositivi contemporaneamente. Questo significa che, condividendolo con altre 3 persone, il prezzo si abbassa a soli 3,50€ al mese, e in maniera del tutto legale. Questa tecnica di password sharing, molto diffusa tra gli utenti, potrebbe presto finire: una nuova Intelligenza Artificiale, sviluppata da Synamedia e presentata al CES 2019 di Las Vegas, controllerà chi condivide la propria password con altri.
Netflix: abbonamento condiviso addio?
Dai prossimi aggiornamenti della piattaforma, con l'ingresso di Netflix Ultra, la condivisione potrebbe quindi essere bandita. Secondo quanto riportato dall'Independent, una ricerca della Parks Associates ha stimato che la condivisione delle credenziali d'abbonamento fa perdere ogni anno 9,9 miliardi di dollari di entrate alle pay-tv e 1,2 miliardi di dollari ai servizi di streaming. Per questa ragione i colossi dell'intrattenimento stanno correndo ai ripari: l'IA elaborata da Synamedia utilizza un algoritmo per analizzare le attività dell'account e riconoscere modelli insoliti, come gli accessi utilizzati in due sedi diverse in periodi di tempo simili.
Netflix: password per ogni profilo?
"La condivisione delle credenziali sta diventando troppo costosa da ignorare. La nostra nuova soluzione offre agli operatori la possibilità di intervenire", ha spiegato Jean Marc Racine, responsabile dei prodotti di Synamedia. L'obiettivo sono soprattutto i millennials: due su quattro sfruttano il password sharing, secondo i dati raccolti da Magid.
"Molti utenti occasionali saranno felici di pagare un costo aggiuntivo per un servizio Premium e condiviso con un maggior numero di utenti contemporaneamente. È un ottimo modo per mantenere le persone oneste, beneficiando allo stesso tempo di un flusso di ricavi incrementali". Racine ha aggiunto che Synamedia sta già effettuando delle prove con alcune pay-tv, ma non ha rivelato quali. Netflix potrebbe essere la prossima?
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