One Strange Rock, Darren Aronofsky dirige la docu-serie con Will Smith

Will Smith sarà la voce narrante della docu-serie della National Geographic, diretta da Darren Aronofsky, intitolata One Strange Rock, che racconterà delle meraviglie del pianeta Terra.

Nel nuovo thriller scientifico del regista Darren Aronofsky, Will Smith interpreta se stesso, un ragazzo spensierato che vive in un ambiente incredibilmente complesso e fragile che dà per scontato. E no, quello spazio rarefatto non è l'illustre stratosfera della celebrità di Hollywood. È il pianeta Terra, dove una particella di polvere proveniente dall'Africa orientale o una goccia di rugiada che arriva dal bacino amazzonico ha impatto sulla sopravvivenza della razza umana, tanto quanto una violenta eruzione vulcanica o tempesta di detriti galattici. Scopriamo qualcosa in più su One Strange Rock

One Strange Rock, la docu-serie narrata da Will Smith

Se questo suona come un sequel dell'ultimo film di Aronofsky, Madre!, la parabola esoterica sulla relazione abusiva dell'uomo con Madre Terra (interpretata da Jennifer Lawrence), non lo è. La docu-serie del National Geographic, One Strange Rock, sarà divisa in 10 parti e affianca la narrazione cinematografica alla scienza della Terra, trasformando la narrativa del surriscaldamento globale, tema strettamente attuale, all'aspetto etereo e grazioso delle cose incredibili che accadono sotto i nostri piedi e sopra le nostre teste. Narrata da Will Smith, la serie rappresenta la prima esperienza televisiva di Aronofsky. La fascinazione del cineasta nel sondare i profondi recessi della psiche umana attraversa la serie in interviste inaspettatamente intime con otto astronauti veterani. Le loro prospettive di sfidare la gravità gettano la Terra sotto una luce completamente nuova. Ecco cosa ha rivelato il regista in merito:

È accaduto qualcosa di straordinario a tutti gli astronauti. Alcune persone lo chiamerebbero spirituale, ma hanno tutte una reazione a lasciare l'atmosfera e a guardarsi indietro [...] Sai, molti astronauti dicono che quando siamo andati sulla luna, abbiamo effettivamente scoperto la Terra. Tornano tutti come ambientalisti molto impegnati che non si vedono più dall'Iowa o dagli Stati Uniti. Si vedono come terrestri e vedono come tutto sia interconnesso. 

Aronofsky ha descritto i resoconti emotivi degli astronauti elaborati nel periodo in cui sono stati lontani dalla Terra come "trasformazioni spirituali" che lui e la co-produttrice esecutiva, Jane Root, volevano illustrare "andando in tutte queste incredibili belle località del mondo e fotografandole come se non fossero mai state fotografate prima, per ricordarci che questo pianeta è ricco di meraviglie". 

Le tematiche della docu-serie

L'episodio pilota vede l'astronauta della NASA, Peggy Whitson, come  prima comandante donna della Stazione Spaziale Internazionale, a ricordare le sue prime impressioni da 250 miglia sopra la Terra: "È come se avessi vissuto tutta la mia vita in una stanza semi-buia, e poi qualcuno ha acceso le luci." Mostrare la scienza in una nuova luce è la strategia del National Geographic in serie come One Strange Rock. "Intelligenti, propositivi e divertenti non sono attributi che si escludono a vicenda", afferma Courteney Monroe, amministratore delegato di National Geographic Global Networks che supervisiona la programmazione, le operazioni e il marketing globali. "One Strange Rock è un perfetto esempio di tutto ciò. È una corsa visiva e visivamente spettacolare da cui impari molto. Nessuna di queste cose dovrebbe sembrare un compito a casa. Deve essere divertente prima, ed è per questo che abbiamo lavorato con (persone come) Darren e Neil deGrasse Tyson su 'Star Talk' e Leonardo DiCaprio su 'Before the Flood2". La Stazione Spaziale Internazionale funge da fulcro centrale in One Strange Rock, dove i filmati ripresi mostrano il fenomeno, ad esempio, della nebbia o delle tempeste di polvere dallo spazio prima che la telecamera si muova e porti gli spettatori in tutto il mondo, dalle maestose dune di sabbia del Marocco alle saline simili a Marte in Etiopia, fino alle caverne sotterranee dell'acqua nello Yucatan. Ogni episodio propone un nuovo tema legato a un importante aspetto del pianeta. 

Le impressioni di Will Smith

"Quando ho visto le prime immagini che Darren ha realizzato, sono rimasto assolutamente sbalordito", ha detto Smith su One Strange Rock. "Mentre iniziavo a lavorare e gli parlavo del progetto - la profondità e la complessità con le quali lui, il National Geographic e la sua squadra stavano entrando nella scienza e nella bellezza del nostro pianeta - tutto ad un tratto, sono stato sopraffatto da quanta miracolosa sia stata la vita". La scelta di Will Smith, quale narratore, è stata mirata e ha le sue motivazioni: Aronofsky e il coproduttore Root desideravano infatti, una presenza familiare e quotidiana al fine di guidare il pubblico attraverso temi spesso considerati noiosi o accademici.