Better Call Saul è lo spin-off di Breaking Bad con protagonista l'avvocato Saul Goodman (Bob Odenkirk). La nostra recensione
Better Call Saul vede come protagonista indiscusso Jimmy McGill, un mediocre avvocato di Albuquerque in cerca del suo destino e, nell'immediato, di un modo per sbarcare il lunario. La fortuna sembra girare a suo favore, o forse no, quando ha un incontro-scontro con Mike Ehrmantraut, un "risolutore" con il quale si ritrova ben presto a condividere alcuni affari. Lavorando come legale di personaggi discutibili e spesso legati al crimine organizzato, Jimmy percorre, non senza difficoltà e tragedie, il cammino accidentato che un giorno lo porterà a diventare Saul Goodman, una delle poche persone di fiducia di Walter White (Breaking Bad).
La recensione di Better Call Saul
Questa la trama di Better Call Saul, il legal drama incentrato sulla figura di Jimmy McGill, alias Saul Goodman. Interpretato da Bob Odenkirk, Jonathan Banks, Michael McKean e Rhea Seehorn e spin-off del tanto acclamato da pubblico e critica Breaking Bad, il prodotto è ambientato ben sette anni prima dei fatti accaduti nella serie originale. Il progetto parte con un lungo flashback che mostra l’ascesa del protagonista, il quale vuole conquistare il suo posto nel mondo della legalità con mezzi poco ortodossi. Tra gli altri personaggi coinvolti troviamo il fratello Chuck McGill, fondatore dello studio di avvocati Hamlin & McGill, ora congedato dal lavoro a causa di un’ “allergia” alle onde elettromagnetiche.
Ritroviamo nel cast Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), che avevamo già visto nell’originale e che ha un ruolo regolare nella storia, mentre compare per la prima volta la sua amica Kim, anche lei avvocato. La serie, nonostante i riferimenti a Breaking Bad, segue un ritmo molto più lento ed è pieno di dialoghi lunghi. Questo però non toglie qualità al progetto, anche se si nota una minore attenzione al contenuto delle battute e all’attrattiva dei fatti che si verificano i quali, almeno inizialmente, non hanno nulla a che vedere con la storia vista in precedenza. Better Call Saul è caratterizzata da colori caldi e da una sigla che cambia di episodio in episodio.
Convince invece l’ottima interpretazione degli attori, anche quelli secondari, a partire dal protagonista Bob Odenkirk. Per avere una visione chiara della serie, sarebbe meglio guardare prima Breaking Bad, anche per capire i vari rimandi e le relazioni tra i personaggi. Il progetto è anche divertente per via dei modi - talvolta geniali - con cui Saul Goodman si avvicina al tragico mondo dell’illegalità. Solo nella seconda stagione, che si avvale di una maggiore qualità in termini di contenuti (le scene forti nella prima stagione sono davvero poche), Jimmy McGill si mostrerà per l’uomo che abbiamo visto nella serie originale e cambierà il nome, come ci mostra il primo episodio di essa.