È andato in onda il season finale di Grey's Anatomy 13. La nostra recensione della serie tv di Shonda Rhimes
Oggi parliamo del season finale di Grey’s Anatomy 13, la serie tv che Shonda Rhimes ha reso un gioiellino della televisione mondiale. Quest’ultima ancora una volta è riuscita a regalare grandi emozioni ai fan dello show, che aspettavano l’episodio da tempo ed erano pronti al peggio. Sappiamo bene, infatti, che i finali di stagione della Rhimes sono decisamente tragici. Spesso ci siamo imbattuti in disastri al di fuori di ogni aspettativa, come quello visto nell’ottava stagione: un incidente aereo che ha causato la rottura di tutte le coppie più amate di Grey’s Anatomy. I Mexie, le Calzona, i Crowen.
La recensione del season finale di Grey's Anatomy 13
Tutto è partito dal finale dell’ottava stagione, ma questa volta Shonda ha preferito andarci ‘leggera’, improntando l’episodio sulla fiducia e sulle cose belle della vita: un amore ritrovato, un pensiero dolce, un bisogno di dare speranza, un motivo per cambiare vita e il donare un senso di protezione. Non è una cosa da poco se si pensa che il tutto inizia con un incendio, lo stesso che ci aveva lasciato sgomenti nel corso dell’episodio precedente e fatto temere per la vita di un dottore in particolare.
Una delle capacità di Shonda è proprio quella di rendere ogni scena indecifrabile: sei consapevole di quello che sta accadendo, ma non hai idea di come si evolverà la situazione. È proprio questo che da anni tiene gli spettatori del medical drama più seguito della televisione incollati allo schermo. Il season finale si avvale di una buona dose di tensione, in grado di sorprendere ed emozionare il pubblico allo stesso tempo.
Quest’ultima, unita all’eccellente interpretazione dei suoi interpreti - che ancora una volta non hanno deluso le aspettative ma anzi hanno reso la storia il più realistica possibile - ha sprigionato un tale senso di empatia da permettere al pubblico di mettersi nei loro panni e vivere con i personaggi l’intensità di quei momenti e condividere il loro stato d’animo: sconforto, paura, rabbia, gioia, amore. Tutti sentimenti che Shonda Rhimes mette in evidenza con una grande disinvoltura, senza forzare mai la mano e facendo apparire ogni scena molto naturale.
Come succede in molte serie tv però, anche il season finale di Grey’s Anatomy 13 ha dei limiti. Innanzi tutto, è impossibile che alcune cose siano accadute senza provocare alcun danno a determinate persone e, dato che il telefilm non si può certo accostare al ‘surreale’, diviene difficile comprendere le motivazioni di tali scelte. Nonostante ciò, gli spettatori apprezzeranno la volontà della Rhimes di evitare che la morte avesse un ruolo fondamentale in questo episodio.
Quest’ultima, inoltre, ci presenta nuove relazioni che vedremo svilupparsi nella quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy, ma che ai più potrebbero risultare insensate. È bene dire che, in effetti, per un fan della serie è difficile immaginare personaggi così diversi tra loro o mai visti prima insieme, eppure Shonda Rhimes ha messo in chiaro come si evolveranno le varie situazioni, almeno al principio.
Un finale di stagione molto riuscito quello di Grey’s Anatomy 13, che non solo fa commuovere e riflettere su quanto la nostra esistenza possa essere fragile, ma ci permette di capire fino in fondo che la vita è una sola ed è importante viverla a pieno, anche se ciò può significare non vedere più uno dei personaggi più amati dello show.
Contribuiscono alla sua riuscita il ritmo incalzante che caratterizza l’intero episodio e la colonna sonora graffiante, anche se siamo pronti a scommettere che la scena finale - quella che vede protagonisti Nathan e Meredith - lascerà il segno più profondo nel cuore dei fan. Perché quando si ritrova un amore perduto, il resto non conta.