Da Lisa Bonet a Hartley Sawyer, alcuni allontanamenti dai set hanno avuto effetti e cause incredibili
I set delle serie tv di maggior successo possono nascondere magagne e intrighi dietro la facciata della popolarità. Ci sono attori che sono stati licenziati perché violenti o arroganti, oppure altri che hanno tenuto comportamenti non consoni alle politiche dei network. La storia della serialità televisiva statunitense è piena di questi casi: eccone cinque che hanno fatto discutere all'epoca e che continuano a farlo ancora oggi perché avvenuti in maniera davvero clamorosa e inaspettata.
Attori licenziati sul set: le 5 serie tv dello scandalo
Il primato storico di questa strana "classifica" spetta a una delle attrici più affascinanti del piccolo schermo.
Lisa Bonet
Negli anni '80 l'attrice di San Francisco è uno dei volti televisivi più amati dal pubblico: è la figlia Denise dei Robinson e si guadagna persino lo spinoff Tutti al college. Il filo del successo si spezza nel 1991, quando la Bonet viene licenziata per "divergenze artistiche".
Dietro questa scelta, secondo molti si cela Bill Cosby in persona: nel 1988 Lisa è incinta e annuncia pubblicamente la gravidanza. Cosby ritiene che il pancione da mamma avrebbe contrastato l'immagine da "brava ragazza" costruita su misura per lei.
La tensione è palpabile: Lisa sparisce da Tutti al college dopo una sola stagione (in totale le stagioni saranno sei) e il personaggio di Denise non appare neanche nell'ultimo episodio che chiude I Robinson, andato in onda nel 1992.
Shannen Doherty
Dopo il successo di Beverly Hills, 90210 e prima del calvario della malattia, Shannen Doherty diventa la Prue Halliwell di Streghe per tre anni, dal 1998 al 2001. Al termine della terza stagione, il personaggio viene fatto morire: non per esigenze di scrittura (a sostituire la maggiore delle sorelle sarà Paige, ovvero Rose McGowan) ma per i costanti dissidi tra la Doherty e la collega Alyssa Milano.
I retroscena che appaiono sui tabloid sono inquietanti: Shannen sarebbe una specie di tiranna intrattabile dai modi violenti, già sperimentati da Jennie Garth e Tori Spelling ai tempi di Beverly Hills. Con la Milano, la Doherty sarebbe arrivata addirittura alle mani, scatenando l'ira del produttore Aaron Spelling.
Janet Hubert-Whitten
L'attrice di Chicago, classe 1956, è stata la zia Vivian per le prime tre stagioni della sit-com Willy, il principe di Bel-Air. A Will Smith non è mai stata simpatica: secondo la Hubert, l'attore la spiava e la metteva in cattiva luce davanti altri protagonisti dello show.
Il licenziamento è arrivato a causa di una violazione contrattuale dovuta alla sua gravidanza, non prevista dagli sceneggiatori nei copioni. Ma Janet ha sempre tirato in ballo Smith per l'allontanamento dal set. La "faida" continua ancora oggi a trent'anni di distanza: come ha rivelato US Magazine, l'attrice ha definito Will "un bambino egocentrico e mai cresciuto".
Hotch lascia Criminal Minds: i motivi del licenziamento
Dopo tre donne, due licenziamenti clamorosi sono quelli di due uomini.
Thomas Gibson
Nell'agosto del 2016 la notizia del licenziamento dell'attore che interpreta Aaron "Hotch" Hotchner dal cast di Criminal Minds sconvolge i fan della serie CBS. Il procedural è alla dodicesima stagione e Gibson ha sempre più potere decisionale nello show.
Una divergenza di vedute con lo sceneggiatore e produttore dell'episodio che l'attore sta dirigendo, Virgil Williams, fa esplodere un violentissimo litigio sul set: i due si riempiono di insulti e Gibson arriva a prendere a calci Williams.
Il network a quel punto non può far altro che licenziare Gibson: si scopre infatti che i suoi scatti d'ira sono molto frequenti e in passato ha addirittura spintonato un aiuto regista ed è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.
Hartley Sawyer
Sawyer raggiunge Columbus Short, licenziato dal cast di Scandal perché accusato dalla moglie di violenza domestica, e Danny Masterson, allontanato da The Ranch per alcune accuse di stupro, nel novero delle star fatte fuori dalle rispettive serie negli ultimi tempi.
Tuttavia, il caso dell'Elongated Man di The Flash ricorda piuttosto quello di James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia allontanato e poi tornato alla guida del franchise.
Hartley è stato licenziato per dei tweet razzisti e misogini: a differenza di Gunn non è stato riabilitato. Nonostante si sia scusato pubblicamente, il ruolo nella serie di The CW non gli è stato riassegnato.
Foto copertina: Chris Cuffaio/NBCU
Foto interna: CBS