David Harbour al MCM Comic-Con ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla terza stagione di Stranger Things
Il giorno del rilascio su Netflix degli episodi della stagione 3 di Stranger Things si sta sempre di più avvicinando: per vedere come proseguirà la storia di Undici, Joyce, Mike, Jim Hopper e tutti gli altri personaggi bisognerà aspettare fino al prossimo 4 luglio. Nel frattempo, a proposito delle nuove puntate, sono arrivate alcune anticipazione direttamente da uno dei principali protagonisti della serie TV: David Harbour. L'inteprete di Jim Hopper è stato ospite al MCM Comic-Con e ha parlato proprio di Stranger Things 3 soffermandosi sul finale di stagione che, a suo dire, sarà: "Inaspettato e molto commovente".
Stranger Things 3: le anticipazioni su Undici e sul finale
"Undici sta crescendo e credo proprio che sia la cosa più terrificante per Hopper: non gli piace proprio l'idea che la sua piccola bambina se la faccia con i ragazzi. All'inizio della stagione vedremo dunque lo Sceriffo molto a disagio con questa cosa" ha raccontato David Harbour a proposito di Stranger Things.
"Sua figlia sta diventando una teenager e a scoprire più a fondo se stessa, cosa che spaventa Hopper più di qualsiasi creature Demogorgone del Sottosopra" ha poi continuato l'attore interprete di Jim Hopper. "Questo si nota molto nel corso di tutta la stagione, fino a un inaspettato finale che è molto, molto commovente. Credo sinceramente che l'episodio 8 della terza stagione di Stranger Things sia la cosa più emozionante e commovente che abbia mai girato in tutta la mia carriera" ha poi concluso.
Stranger Things 3: le anticipazioni di David Harbour
In precedenza, David Harbour aveva rilasciato altre dichiarazioni sulla terza stagione di Stranger Things: "È più grande, oltre che maggiormente ispirata ai film di Steven Spielberg" .
"Credo che la prima stagione fossero più qualcosa alla Stephen King, mentre già dalla seconda era molto in linea con lo stile di Spielberg; con la terza, tutta l'estetica riprenderà ulteriormente quel modello di riferimento. Ci saranno più colori e ambientazioni anni '80. È il 1985" aveva poi spiegato in un'intervista a Collidier.