Hulu svilupperà una serie TV, basata sul libro di Erik Larson, che ha avuto un adattamento per il cinema grazie a Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese.
Hulu realizzerà una serie TV basata sul libro, Il Diavolo e la città Bianca (The Devil in The White City) di Erik Larson, dal quale è stato tratto anche il film di Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese. L'annuncio è arrivato dal Vicepresidente senior dei contenuti originali di Hulu, Craig Erwich, al Winter Press Tour della Television Critics Association. Leonardo DiCaprio ha acquisito i diritti quasi 10 anni fa, con l'intenzione di adattare la storia in un film in cui ha recitato come protagonista, nei panni di Holmes.
The Devil in the White City, il romanzo diventa serie TV con Hulu
Il romanzo The Devil in the White City si basa sulla storia vera di due uomini alla Chicago World's Fair del 1893 - uno un architetto, l'altro un dottore che si dice sia diventato il primo serial killer in America.
DiCaprio e Martin Scorsese saranno produttori esecutivi insieme a Stacey Sher, Rick Yorn, Emma Koskoff e Jennifer Davisson. Anche Paramount Television sarà produttore e Billy Ray scriverà la sceneggiatura.
È una grande storia, che giustappone la conquista con la crudeltà umana e, probabilmente, il formato della serie potrebbe essere il modo migliore per raccontarla e dare il giusto spazio ad entrambi i personaggi di cui si parla nel libro di Larson.
The Devil in the White City, la storia prima di DiCaprio e Scorsese
The Devil in the White City era un progetto che ha interessato anche altre personalità di Hollywood: infatti, un primo sviluppo vedeva la partecipazione di Tom Cruise e Paula Wagner che lo hanno inizialmente messo in scena a Hollywood prima che DiCaprio ne acquisisse i diritti.
Martin Scorsese era coinvolto nel progetto per dirigere la serie dal 2015 e ha lavorato con Leonardo DiCaprio in diversi film nel corso degli anni, tra cui Gangs of New York, The Aviator, The Departed - Il bene e il male, Shutter Island, The Wolf of Wall Street e il prossimo biopic su Theodore Roosevelt.