The Devil Next Door, il premier polacco furioso con Netflix: "Rispettate la storia"

Mateusz Morawiecki, il Presidente del Consiglio polacco, è infuriato per le inesattezze della serie "The Devil Next Door": ecco la sua lettera all'ad di Netflix, Reed Hastings

The Devil Next Door, la nuova docu-serie true crime di Netflix, non è piaciuta in Polonia. Il Presidente del Consiglio, Mateusz Morawiecki, ha inviato una lettera a Reed Hastings, il Ceo della piattaforma, per precisare alcune inesattezze storiche contenute nello show, disponibile in streaming dal 4 novembre 2019. La serie, diretta e prodotta dal regista Daniel Sivan con il montatore israeliano Yossi Bloch, ricostruisce la storia di un uomo "tranquillo" dal passato diabolico: John Demjanjuk.

The Devil Next Door, Netflix fa infuriare la Polonia

Composto da 5 episodi, The Devil Next Door ripercorre la vicenda di Demjanjuk, un meccanico ucraino-americano di Cleveland che negli anni '80 è stato riconosciuto da un gruppo di sopravvissuti dell'Olocausto come "Ivan il Terribile", ovvero una crudele guardia nazista del campo di sterminio di Treblinka, responsabile della morte e delle torture di quasi un milione di prigionieri ebrei durante la Seconda guerra mondiale. 

In una lettera aperta pubblicata su Facebook, il premier contesta a Netflix l'utilizzo di una mappa che, nella serie, raffigura i campi di concentramento nazisti all'interno degli odierni confini polacchi. 

Le parole di Morawiecki sono durissime. 

Alcune opere disponibili attraverso il vostro network sono enormemente imprecise – e in misura tale da offuscare i fatti storici e mascherare gli autori effettivi di questi crimini. È stata sottoposta alla mia attenzione la recente serie The Devil Next Door, contenente una mappa che colloca falsamente diversi campi di concentramento nazisti tedeschi all'interno dei confini dell'odierna Polonia. Non c'è bisogno di ulteriori commenti o spiegazioni per sapere che questi siti erano gestiti dalla Germania.

Premier della Polonia contro Netflix: i post sui social

Morawiecki ritiene che quest'errore sia stato commesso involontariamente e spera possa essere corretto, ma esprime preoccupazione perché così facendo si corre il rischio di riscrivere la storia.

Questa mappa inganna gli spettatori inducendoli a credere che la Polonia sia stata responsabile dell'istituzione e del mantenimento di questi campi e dei crimini che vi sono stati commessi.

A seguito della lettera del premier, il Ministero degli Affari Esteri ha taggato Netflix in un post su Twitter che include i confini corretti dei lager al tempo del conflitto. 

Fonte foto copertina: https://twitter.com/Poland
Fonte foto: Netflix