The New Pope, il Patriarca di Venezia attacca la serie di Sorrentino

A mandare su tutte le furie Francesco Moraglia e Don Gianmatteo Caputo è stata la sigla di "The New Pope": "È davvero offensiva"

Il Patriarca di Venezia e i suoi collaboratori non hanno digerito quanto visto nei primi due episodi di The New Pope, la seconda stagione della serie con Jude Law (e, ora, John Malkovich) scritta e diretta da Paolo Sorrentino. Al centro delle obiezioni del Patriarca Francesco Moraglia c'è la sigla dello show: alcune suore ballano sensuali e lascive in slow motion attorno ad una croce fluorescente. Sullo sfondo si ammira il celebre dipinto Le nozze di Cana di Paolo Veronese, mentre tutto intorno nell'aria suonano le note dance di Good Time Girl, la canzone di Sofi Tukker scelta dal regista napoletano per l'intro di questi episodi. 

The New Pope, sigla fa infuriare il Patriarca

Questa scena non è stata girata in Vaticano ma nell'ex refettorio benedettino dell'abbazia dell'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. È stata la Fondazione Giorgio Cini a metterlo a disposizione di Wildside, la società di Mario Gianani e Lorenzo Mieli che con Haut et Court, Mediapro e Sky Studios produce The New Pope

Il problema, stando a quanto rivela il Corriere del Veneto, è che Consiglio e Comitato direttivo della Fondazione "non sono stati interpellati a proposito della concessione dello spazio per le riprese".

Moraglia non entra nel merito della legittimità artistica dell'operazione: contesta l'uso che Sorrentino ha fatto della croce

L'arte è libertà, l'arte è creatività, l'arte è qualcosa a cui non si può mettere la museruola, però credo che ci sia anche il rispetto: quello spazio è un luogo che ha un significato importante per i credenti. La croce non è un simbolo soprammobile, è un simbolo che per molti credenti è il riferimento ultimo e ha una sua valenza storica perché ci porta ad un evento avvenuto duemila anni fa che ha delle coordinate storiche chiare, e che per il cristiano è l'evento fondamentale della sua salvezza.

Al Patriarca non va giù l'idea di accostare questo simbolo alle immagini di novizie che danzano o ancor peggio si masturbano. 

L'arte può anche essere rispettosa del sentimento del religioso, di persone che non sono contro nessuno e che non scomunicano nessuno, ma di persone che dicono con fermezza che la croce non può essere esposta in quell'ambito dove si svolgono determinate scene. 

The New Pope, Sky nei guai con il Patriarca

Don Gianmatteo Caputo, l'architetto che occupa il ruolo di delegato del Patriarca per i beni culturali, ha attaccato ancor più pesantemente l'estetica pop di Sorrentino.

Nella consapevolezza che si tratta di una serie fantasy e che la creatività artistica del regista vuole suscitare reazioni controverse, a tratti irriverenti e provocatorie, la scena, parte integrante del film in quanto sigla, risulta in sé offensiva mancando oltretutto di un contesto narrativo che ne giustifichi la ragione e il contenuto.

Un luogo "fondamentale" della storia e della tradizione monastica di Venezia è stato trasformato, secondo Don Gianmatteo, "in una sorta di stage per una danza dal contenuto ammiccante e allusivo". A saperlo, rivela Caputo, le location non sarebbero state concesse alla produzione. 

Sarebbe stato comunque opportuno non concedere, per le riprese, l'utilizzo di quello spazio a elevato valore storico e simbolico.

Chissà cosa diranno il Patriarca e i suoi sodali quando vedranno arrivare nel cast l'Antichrist Superstar in persona: Marilyn Manson.

Fonte foto: https://twitter.com/SkyAtlanticIT