Con il rinnovo per una seconda stagione confermato, Paolo Sorrentino parla delle difficoltà incontrate sul set della prima stagione
La serie tv The Young Pope, prodotta da Sky, HBO e Canal+, avrà una seconda stagione dal titolo The New Pope come già annunciato. Intanto Paolo Sorrentino, il regista degli episodi che sarà di nuovo sul set per il film Loro, parlando con The Hollywood Reporter, ha raccontato delle difficoltà nella produzione degli episodi per la prima stagione.
Ecco come ha risposto alla domanda su quale fosse stata la più grande sfida per la lavorazione:
Le tematiche legate alla Chiesa Cattolica sono così vaste, complicate e ricche di derivazioni, la più grande sfida è stata trovare una sintesi in un oceano così grande.
Su quali sono gli aspetti relativi alla produzione in cui ha incontrato più difficoltà:
La composizione dei set, i costumi, trovare le giuste location, mantenere la regia su situazioni e personaggi spesso statici, mossi esclusivamente dalla produzione intellettuale e spirituale. Sono stati questi gli aspetti più complessi del lavoro.
E sulle reazioni se erano quelle che si aspettava:
Francamente, penso che sia sempre meglio affrontare un lavoro senza farsi troppe domande su come potrebbe essere recepito, perché l’imprevedibilità è una costante di questo mestiere. In ogni caso posso dirmi contento. Molti hanno notato sia il nostro sforzo, sia il nostro tentativo di essere originali nel mondo delle serie televisive.
The Young Pope: la trama della prima stagione
La prima stagione raccontava della nomina a papa da parte dei cardinali, che credono di avere trovato una pedina da potere manovrare a piacimento, di Lenny Belardo, interpretato da Jude Law, che diventa il più giovane pontefice della storia, con il nome di Pio XIII. Nel suo ruolo si dimostra non incline a farsi comandare ostentando anche una certa predisposizione a manipolare le persone. Insieme a lui c'è Sorella Mary (Diane Keaton) che è l'unica persona di cui si fidi. Nel cast anche: Silvio Orlando, Cécile de France, James Cromwell, Javier Camara, Scott Shepherd e Stefano Accorsi.
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