Tredici finisce sotto accusa, Netflix replica: "Nessuno ha l’obbligo di guardarla"

A causa dei suoi contenuti la serie TV Tredici, che è stata appena rinnovata da Netflix per una terza stagione, è finita nel mirino della critica

Se c'è una serie TV che divide l'opinione pubbliche come poche altre hanno fatto finora quella è sicuramente Tredici. Lo show targato Netflix, che è stato da poco rinnovato ufficialmente per una terza stagione, è infatti al centro di moltissime critiche a causa dei suoi contenuti sicuramenti forti. Le scene di violenze sessaule o quelle del suicidio di Hannah Baker sono certamente state forti e hanno fatto infuriore diverse associazioni di genitori preoccupati per ciò che i figli possono vedere in televisione. Reed Hastings, l'amministrazione delegato di Netflix, ha così deciso di rispondere in prima persone alle tante accuse arrivate alla serie TV.

Tredici 3 si fa, Netflix difende la serie TV

"Tredici è stata una serie TV enormemente popolare che ha avuto un grande successo - ha spiegato Reed Hastings a Deadline parlando anche del rinnovo per la terza stagione - è un prodotto avvincente e sì, è anche una serie controversa. Ma nessuno ha l’obbligo di guardarla". Un messaggio quest'ultimo chiaramente riferito alle varie associazioni che hanno mosso varie accuse a Netflix. Dai vertici della celebre piattaforma per la fruizione di contenuti on demand non c'è quindi la minima intenzione di fare un passo indietro sulal decisione presa di far proseguire la serie con la stagione 3.

Tredici: Netflix finisce sotto accusa

Come detto in precedenze, le critiche più forti a Netlix sono arrivate da parte delle associazioni dei genitori, tra queste spiccano quelle di Tim Winter, il presidente del PTC – Parents Television Council. "Netflix ha consegnato una bomba ad orologeria a tutti i ragazzi e ragazzini che guardano Tredici. Ci sarebbero piaciute 13 ragioni per sperare e redimersi, a seguito di quella scena in cui la protagonista si toglie la vita. Invece che andare avanti, questa stagione non ha fatto altro che dare sconforto - si legge in lungo comunicato scritto da Tim Winter - Condanniamo Netflix per aver rinnovato il suo dramma sul suicidio adolescenziale, Tredici. La compagnia ha già il sangue dei bambini sulle loro mani per aver scelto di tenere questa serie in una piattaforma in cui i ragazzi possono vederla.”

Fonte foto di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/13ReasonsWhy/