Il Trono di spade, la lunga attesa per la scalata al vertice

Ci sarà molto da aspettare, per conoscere il nome del Re

Una fredda sera di novembre, esattamente 6 anni fa, una serie tv sconvolgeva il mondo, per immobilizzarlo ogni Monday Night da lì fino ad oggi. Sette stagioni capaci di tenere col fiato sospeso milioni di fan in tutto il mondo, con record su record capaci di polverizzare qualsiasi altra sere tv passata e presente. Un episodio trasmesso in 173 Paesi contemporaneamente, il lunedì sera che non è più tempo di WWE o Premier League, ben che meno del varietà settimanale: è solamente il giorno del Trono di Spade.

L’attesa per l’ottava stagione

L’attesa spasmodica per la prossima ottava stagione è cominciata, ma ci vorrà un bel po’ di tempo prima che questa si concretizzi in un nuovo episodio. Che saranno pochissimi, ma molto intensi, fino a portare alla presumibile assegnazione del tanto aspirato trono. Un successo così enorme che ha saputo catturare l’interesse dei bookmakers, con Bwin che ha realizzato una infografica interattiva su chi si siederà sul Trono di Spade. Ad oggi, favorito e quotato a 2.70, c’è ovviamente Jon Snow. Subito a ruota ecco Daenerys Targaryen a 4.20 e Cersei Lannister a 4.30. Decisamente più staccato, ma con quota interessante, il Re della Notte dato nove volte la posta.

Una serie tv che è saputa entrare prepotentemente nella quotidianità e nei contesti sociali più disparati, il calcio fra tutti. Non è insolito trovare delle curve con coreografie negli stadi ispirati a qualche personaggio del Trono di Spade, ad esempio. Una serie ambientata in Svezia, avversario letale dell’Italia per strappare il pass Mondiale, precisamente nella città di Vasteras.

I motivi di successo della Serie

Una commistione di generi, tra i motivi dell’enorme successo della serie: fantasy, erotico, thriller. Come dimostrano le 332 uccisioni nella sola terza stagione. Il trailer, non un episodio vero e proprio, è stato sufficiente per essere visualizzato da 22 milioni di persone nelle sole prime 12 ore di lancio. Per il Trono di Spade è stato creato un vero e proprio vocabolario ad hoc, costituito da oltre tre mila parole. Sono invece 12 milioni di spettatori che hanno assistito, lo scorso sette agosto, al finale dell’ultima stagione.

Per coloro i quali non avessero mai visto una sola puntata della celebre serie, nulla di cui preoccuparsi, basta un po’ di organizzazione. Servono 60 ore e 30 minuti per guardare tutti i 67 episodi prodotti. L’Italia ha avuto i suoi rappresentanti nella serie, attraverso due personaggi anche piuttosto importanti. La prima è stata Rosabell Laurenti Sellers nei panni di Tyene Sand, vissuta per ben tre stagioni dalla quinta alla settima. In seconda battuta Aisling Franciosi, nel ruolo di Lyanna Stark presente nelle ultime due stagioni.

Il successo della serie tv è legata a molteplici fattori. Dalla capacità di unire diversi generi, così da abbracciare target differenti, alle spettacolari scenografie ed atmosfere che pervadono ogni singolo episodio del Trono. Il carisma degli attori trasferito sui personaggi, gli intrecci amorosi e i colpi di scena dietro l’angolo, il tutto accompagnato da un sottofondo di pathos e tensione che non guasta. E quella primavera 2019 sembra così lontana…