68 Pop Revolution: il 1968 e la sua rivoluzione raccontati da Sky Arte

Una nuova produzione in quattro episodi racconterà gli eventi politici e di cronaca e gli evidenti cambiamenti socio-culturali e di costume avvenuti nel 1968. Con 68 Pop Revolution Sky Arte racconterà un pezzo importante della storia italiana.

Sky Arte con la sua programmazione attenta non solo alla cultura ma anche al passato sta per raccontare un grande periodo della recente storia italiana: il 1968. Il canale di Sky a partire da venerdì 25 maggio alle 21.15 proporrà i quattro episodi della nuova serie 68 - Pop Revolution, in cui attraverso filmati, animazioni, inteviste e ricostruzioni si cercherà di raccontare il burrascoso anno ha che ha smosso la società della nosta Nazione.

68 Pop Revolution: Sky Arte racconta il 1968

Nel primo episodio intitolato 68 Pop Revolution - Il Vento del cambiamento, la miniserie si concentrerà sulla fine degli anni '60 quando si iniziava a percepire il crescente disagio sociale che porterà alla rivoluzione. Si racconterà così delle prime occupazioni tra Trento e Pisa avvenute nel 66, senza dimenticare della cornice socio-culturale in cui questi eventi sono avvenuti, pensando quindi al tessuto musicale cucito dal beat emergente di gruppi come Beatle, Rolling Stones, Equipe 84 e Rokes. Nel successivo episodio 68 Pop Revolution - Rivoluzione si iniziano a individuare tutti i campi artistici in cui il movimento ha iniziato a penetrare, come cinema, teatro e videoarte, con particolare attenzione al film di Marco Bellocchio intitolato I pugni in tasca (1965), sorta di precursore del disagio sociale. Il tutto mentre la violenza scende per le strade italiane e la rivoluzione sembra sconfinare dai territori del nostro Paese.

68 Pop Revolution: Carlo Verdone, Shel Shapiro e tante altre testimonianze

Il cambiamento politico, culturale e sociale dell'anno 1968 verà raccontato attraverso le testimonianze di alcuni leader del movimento studentesto, ma anche di storici, giornalisti, attori e musicisti che hanno vissuto sulla propria pelle la rivoluzione sessantottina. Tra questi troviamo i docenti Albeto Bernardi, Giuliana Biagioli, Vincenzo Calì, Maria Luisa Frisa e Peppino Ortoleva, i leader del movimento sessantottino Marco Boato e Marianella Sclavi (Trento), Mario Capanna (Milano) e Guido Viale (Torino), i giornalisti e critici Toni Capuozzo, Luciano lanna, flavia Perina, Ester Coen e Steve Della Casa, e gli artisti Carlo Verdone, Ricky Gianco, Paolo Pietrangeli, Tato Russo e Shel Shapiro.

Fonte immagine di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/68PopRevolution/