La vita in diretta, il coming out di Alberto Matano: "Anch'io ho subito discriminazioni"

La bocciatura al Senato del Ddl Zan scatena i conduttori: Matano come Antonella Clerici a "È sempre mezzogiorno"

La bocciatura al Senato del disegno di legge Zan contro l'omotransfobia, la misoginia e l'abilismo lascia pesanti strascichi non solo nella politica ma anche nella televisione italiana. La reazione più clamorosa è quella di Alberto Matano, avvenuta nel corso del programma La vita in diretta. Il conduttore ha fatto coming out davanti alla telecamere del contenitore pomeridiano di Rai 1.

Alberto Matano, coming out a La vita in diretta su Rai 1

Il coming out di Alberto Matano arriva al rientro in studio dopo un servizio nel quale si parla di alcuni casi di omofobia e discriminazione nei confronti dei giovani gay. 

Vi devo dire che storie come queste fanno particolarmente male, perché è successo anche a me, quando ero adolescente. L'ho provato sulla mia pelle, quindi so cosa significa. E allora mi auguro che con il contributo di tutti, su un tema così importante, ci possa essere un supplemento di riflessione. Lo dobbiamo anche a quelle persone che abbiamo appena visto.

Che Matano fosse omosessuale lo si sapeva da tempo. A colpire il pubblico è stata una condivisione così personale, diretta e sentita. Il conduttore non è il solo volto noto del piccolo schermo a schierarsi apertamente contro la "tagliola" che ha affossato il Ddl Zan al Senato.

Alberto Matano, La vita in diretta si schiera come la Clerici

Durante l'ultima puntata del suo programma È sempre mezzogiorno su Rai 1, Antonella Clerici commenta la bocciatura del disegno di legge prendendola alla larga. 

Vogliamo parlare dei Maneskin? Il 6 novembre a Las Vegas apriranno il concerto dei Rolling Stones! Un grande fenomeno del momento e sono italiani, questo mi piace moltissimo. Abbiamo vinto davvero tutto: sport, dolci, panettoni, Nobel per la fisica. Siamo al top. Peccato per i diritti civili perché abbiamo perso un'occasione. Ma questa è un'altra storia. 

"Pensavo fosse il Senato – ha poi aggiunto la Clerici sui social – e invece era l'Olimpico. Il mondo va avanti e noi restiamo indietro. Peccato. Siamo un pessimo esempio per i nostri giovani".

Foto copertina: RaiPlay