La vita in diretta, è scontro politico sul programma: bufera su Alessandro Banfi

Levata di scudi in Rai sul possibile arrivo di Alessandro Banfi come capo autore de "La Vita in diretta": ecco cosa sta succedendo

Nel giorno in cui Lorella Cuccarini e Alberto Matano hanno "rotto il ghiaccio" con le riprese del primo promo de La vita in diretta, cade un'altra tegola sul programma del pomeriggio di Rai 1. I consiglieri Rai Rita Borioni e Riccardo Laganà si sono schierati contro la possibile nomina, circolata nelle scorse settimane, di Alessandro Banfi a capo autore della trasmissione. Il motivo è il curriculum di Banfi: un passato tutto in casa Mediaset, tra la vice-direzione del Tg5, la condirezione di Videonews (la testata che si occupa dei programmi d'informazione, approfondimento e infotainment in onda sulle reti del Biscione), il coordinamento di Pomeriggio Cinque e di Matrix di Nicola Porro.

La vita in diretta, nuovi conduttori e nuovo autore?

Dopo il caso di Lorella Cuccarini, che a seguito di svariate esternazioni euro-scettiche avrebbe conquistato la conduzione del programma, La vita in diretta è ora tacciata di essere diventata la trasmissione di punta della cosiddetta "TeleSalvini". A favore, ovviamente, della concorrenza. 

Le obiezioni dei due consiglieri arrivano proprio nelle ore successive alla circolare dell'ad Rai Fabrizio Salini, che in una lettera inviata ai direttori delle tre reti generaliste (Teresa De Santis, Carlo Freccero e Stefano Coletta) ha chiesto di "valorizzate le risorse interne". 

Fervente cattolico e fedelissimo di Silvio Berlusconi, Alessandro Banfi è andato in pensione nel 2017 e non avrebbe rinnovato il contratto di collaborazione con Mediaset proprio in vista di un approdo a La vita in diretta.

Alessandro Banfi, Rai protesta sull'ipotesi nomina

Rita Borioni non è stata tenera verso questa possibilità e ha usato parole durissime ai microfoni dell'AdnKronos.

Prendere autori Mediaset come se la Rai non ne avesse fa abbastanza ridere, come se l'Azienda non avesse autori interni o autori che storicamente hanno lavorato con la Rai al punto da dover ricorrere alla concorrenza. Per di più, una simile scelta avverrebbe alla faccia di quel pluralismo culturale che il servizio pubblico dovrebbe rappresentare soprattutto nel momento in cui si parla del cattivo servizio che la Rai farebbe al pluralismo e in cui si minaccia l'abolizione del canone. E poi non basterebbe Banfi per rilanciare il pomeriggio di Rai 1, ma servirebbe un Apollo 11 di idee e creatività.

Riccardo Laganà non è da meno. 

Si continuano ad assumere esterni in qualità di autori, conduttori di rubriche giornalistiche, registi e scenografi quando siamo chiamati dal contratto di servizio alla valorizzazione del personale interno, anche nell'ottica di una riduzione dei costi

Il consigliere fa inoltre notare che altre risorse esterne potrebbero essere chieste a breve per Porta a Porta di Bruno Vespa e per Frontiere di Franco Di Mare, e sottolinea l'anomalo comportamento di Lucia Annunziata

Poco dopo la raccomandazione dell'ad, si è deciso di utilizzare un regista esterno per il programma In mezz'ora sostenendo che la conduttrice, che evidentemente non si fida dei dipendenti Rai, ha bisogno di una "regia autorale". Vuole un regista pagato anche come autore dunque? E quanto ci costa?

Fonte foto: https://www.facebook.com/lorellacuccariniofficial/