Intervistato da 'La Stampa', uno dei conduttori più in voga del panorama italiano apre al Festival: "In questo periodo le proposte non mancano"
La voce si rincorre da mesi e ora trova una (mezza) conferma da parte del diretto interessato: Alessandro Cattelan potrebbe condurre l'edizione 2020 del Festival di Sanremo. Intervistato da La Stampa, il conduttore ha aperto all'esperienza del Teatro Ariston, una delle più difficili nella carriera di uno showman. "Se ne parla – rivela Cattelan – e mi fa piacere. Diciamo che in questo periodo le proposte non mancano".
Alessandro Cattelan, Sanremo 2020 in vista?
Il primo impegno, infatti, è con X-Factor, che riparte da settembre con una giuria rinnovata. "Ogni tanto – dice Cattelan a La Stampa – cambiare serve a tutti perché migliora il clima. X-Factor è un programma stancante che può portarti a sviluppare i lati più spigolosi del tuo carattere, cambiare e bello perché arrivano tutti col cuore aperto. Disposti a fare tutto e curiosi".
I giudici, a parte Mara Maionchi, sono tutti nuovi: Malika Ayane, Sfera Ebbasta e Samuel dei Subsonica. Cattelan non ha dubbi su chi sarà la rivelazione. "In un certo senso Malika – confessa il conduttore – perché è stata la prima, in questi giorni di audizioni, ad essere tagliente. Ma chi avrà lo scarto maggiore rispetto alla percezione che si ha di lui sarà Sfera: è un ragazzo molto educato e positivo, sempre sorridente. Non è una figura scura. E poi ha questi denti bianchissimi, sembra brasiliano. È bello, Sfera è bello".
Alessandro Cattelan, Jimmy Fallon spinge EPCC negli Usa
Parlando invece della sua creatura, il talk E poi c'è Cattelan, il conduttore si è sbilanciato sul successo raccolto dal 2014 ad oggi. "Tutto ciò che abbiamo fatto – spiega – è stato virale: penso al monologo di Valerio Mastrandrea, l'esibizione con Salmo sulla cabriolet, il gioco del cruciverbone con Antonella Clerici, i salti con Buffon. Il giorno dopo tutta Europa parlava del gioco con Antonio Conte sul suo futuro; l'intervista a Jimmy Fallon ci ha dato visibilità anche sui giornali d'America. EPCC si valuta per queste cose più che per i dati di ascolto. Chi ha mai visto una puntata di Fallon? Eppure tutto il mondo lo conosce, proprio perché punta alla viralità".
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