In autunno Amadeus rifà La corrida sul Nove

Nonostante i proclami iniziali sulla ricerca di "nuovi stimoli", il conduttore porta sulla rete il classico di Corrado

Aveva parlato di nuovi stimoli e scelta di vita Amadeus per spiegare il suo passaggio (da 10 milioni di euro) dalla Rai al gruppo Warner Bros Discovery. Le prime avvisaglie di quel che sarà lasciano abbastanza a desiderare. Dopo aver annunciato il riciclaggio di Soliti ignoti, sul Nove in autunno con il titolo Identity, il conduttore rifà La corrida, lo storico antesignano di tutti i talent show inventato da Corrado.

Amadeus: La corrida arriva sul Nove

Nella stagione televisiva 2024-2025, La corrida sarà il primo programma di prima serata sul Nove per Amadeus. Questo impegno si sommerà con Identity nell'access prime time, previsto per ottobre. La corrida è considerato da più parti uno dei pilastri dell'intrattenimento televisivo italiano. Nato in radio nel 1968, il varietà dei dilettanti allo sbaraglio ha debuttato sul piccolo schermo nel 1986, presentato da Corrado fino al 1997. 

Dopo l'ultima puntata e la morte di Montoni, la trasmissione ha visto alternarsi alla conduzione Gerry Scotti (tra il 2002 e il 2009, su Canale 5), Flavio Insinna (nel 2011, sempre su Canale 5) e Carlo Conti tra il 2018 e il 2020 su Rai 1. La rinuncia del servizio pubblico al format (prodotto da Banijay Italia) continua a far discutere: il programma, interrotto bruscamente nel 2020 a causa del Covid, non è stato più ripreso nonostante la media di oltre 4 milioni di telespettatori e del 19% di share.

La corrida, Amadeus rilancia il format

Ora lo storico programma di Corrado è pronto a rivivere sul Nove in una edizione (la numero 23) riveduta e corretta. La produzione è affidata ancora a Banijay che, stando a quanto scrive il sito di Davide Maggio, "scalpita e ci sta già mettendo mano portandosi avanti, sebbene il semaforo verde non sia ancora arrivato".

La novità top secret prevista per il debutto di Amadeus in prime time è quindi un usato sicuro. È infatti difficile immaginare che La corrida del 2024-2025 rinunci al suo canovaccio: le esibizioni dei concorrenti con canzoni, danze, poesie, imitazioni e performance fantasiose e allo scattare del semaforo verde gli applausi o i frastuoni del pubblico in studio con quanto di più rumoroso a disposizione tra pentole e coperchi, fischietti, campanacci e trombe da stadio.

Eppure quanto aveva detto l'amico Fiorello sull'addio alla Rai di Amadeus faceva presagire tutt'altro: "È una scelta di vita. Non c'è dietrologia, non ci sono soldi o tutto quello che si sente: vuole nuovi stimoli".