Amici 19, Skioffi replica alle accuse: "Non sono un criminale"

Nel corso del daytime di "Amici 19" del 19 novembre, Skioffi si è difeso davanti a Maria De Filippi: ecco le sue parole

La partecipazione di Skioffi ad Amici 19 sta alimentando una marea di polemiche che Maria De Filippi non può che cavalcare. Il giovane trapper è attualmente sotto giudizio a causa dei suoi testi, considerati violenti, sessisti e offensivi. Nel corso del daytime del 19 novembre 2019, il cantante ha avuto un duro faccia a faccia con la conduttrice dal quale è emersa una verità completamente diversa. 

Skioffi: Yolandi "è come un film"

Incalzato da De Filippi, Skioffi si è difeso a spada tratta. 

Non so che dire. 'Sta cosa mi pugnala da anni e, a quanto pare, continua a tormentarmi. Non so più come liberarmene. Sarà sempre così.

Al centro delle accuse c'è soprattutto la sua canzone Yolandi, nella quale spiccano versi come "La sbatto contro il muro, tolgo il fondotinta con la forza dei miei schiaffi" e "La collana che costava troppo, adesso dimmi che mi ami, visto che l'ho presa e te la sto stringendo al collo".

Non sarebbe un'apologia del femminicidio, dice Skioffi, anzi: è un vero e proprio film, in cui si vuole denunciare la violenza di genere. 

Racconta di una coppia, lei tradisce lui e alla fine del pezzo lui ammazza lei. Volevo far apparire tutt'altro rispetto a quello che si dice, fare una cosa contro la violenza. Comunque sia, avendo scritto un brano molto diretto, crudo, senza censure, portando la massima realtà del linguaggio e immedesimandomi nel personaggio è tranquillamente fraintendibile. L'ho spiegato per tre anni, ma nessuno l'ha capito. Sarà sempre così, qua dentro e là fuori. 

Giorgio Iacobelli, questo il suo vero nome, racconta così il suo processo di immedesimazione. 

Io so cosa ho nella testa, non sono un criminale. Mi sono immedesimato nella mente di uno psicopatico. Mi sono chiesto come avrei scritto questa cosa se fossi stato uno psicopatico e l’ho scritta nel modo più crudo possibile.

Skioffi, Amici lo assolverà o espellerà?

Apparentemente pentito, Skioffi sta lottando da tempo contro i suoi demoni. 

Vengo da un passato dove ho fatto musica trap trash, con testi volutamente espliciti. Da un anno a questa parte, capendo e crescendo, ho cercato di buttare tutto. Già sapevo che l'avrei fatto. è una cosa che mi porterò sempre dietro.

A chi lo accusa di misoginia, il trapper replica in questo modo. 

Ho fatto così e il mio pubblico si è sempre divertito. Le mamme hanno portato sempre i loro figli ai miei concerti. Le mamme hanno sempre capito il mio personaggio. I miei spettacoli erano cabaret, non erano rap. Da quando ho fatto il pezzo Yolandi tutto è cambiato. Che devo fare? Cerco di andare avanti, di dimenticare le cose, ma entro qua dentro e si riparte daccapo. A sto punto me ne stavo a casa. Tanto, se dovessi entrare... è un casino. È un anno che cerco di cambiare la mia vita.

La sua caratterista sono proprio i testi eccentrici, che i ragazzi sembrano amare molto. 

Mi piace scrivere cose strane, raccontare storie folli. L'ho sempre fatto. Quella volta l'ho fatto e ho esagerato forse un po' troppo. Non sono un maschilista.

La svolta "trash" sarebbe dovuta ai consigli di un discografico, che l'ha convinto a battere questa strada per ottenere più successo. 

Quando avevo scritto quei pezzi avevo due dischi. Ne avevo uno serio, pop, e uno trap trash. Parlandone con i produttori mi hanno detto: 'Questo è vincente, è trash. Così non lo fa nessuno. Fai questo e avrai il tuo successo'. Ho seguito quel consiglio e sono esploso: ho fatto 4 milioni di views, Spotify, il tour in Italia. Quindi era andato bene così, però a me piaceva di più l'altro album.

A questo punto Skioffi sarà espulso, punito o del tutto assolto? 

Fonte foto: https://www.facebook.com/AmiciDiMariaDeFilippi/