Gli italiani ai domiciliari da virus divorano programmi tv: esplodono gli ascolti

Un'analisi della Rai sui dati Auditel dal 9 marzo al 5 aprile 2020 rivela un autentico boom: +40% di persone davanti allo schermo rispetto all'anno scorso

Gli italiani costretti alla quarantena dalle misure preventive del governo per contrastare il diffondersi del virus Covid-19 si sono riversati sul consumo televisivo per informarsi e ingannare il tempo libero. Lo rivela uno studio elaborato dalla direzione marketing della Rai, che ha analizzato i dati Auditel relativi al primo mese di arresti domiciliari dei telespettatori. I numeri fanno riferimento al periodo che va dal 9 marzo al 5 aprile 2020 e sono stati messi a confronto con lo stesso periodo del 2019. I risultati sono impressionanti.

Ascolti tv, Rai e Mediaset crescono con la quarantena

Il boom è del 40% in più di persone davanti allo schermo. La quota giornaliera media passa da 10 a 14,5 milioni di spettatori: nella fascia del prime time, l'incremento va da 25 a 30,8 milioni. Ogni giorno, il televisore è acceso mediamente 7 ore e 23 minuti nelle abitazioni.

Passando in rassegna i singoli network, la Rai ha l'incremento di pubblico più ampio: +1,5 milioni di spettatori rispetto all'anno scorso. A ruota seguono Mediaset (+1,27 milioni), Discovery (+360mila), La7 (+224mila) e Sky (+156mila).

Se il numero di telespettatori aumenta soprattutto per Rai e Mediaset, cala lo share: gli italiani vanno oltre le reti generaliste e cercano altro, come la messa e i rosari di Tv2000 o le maratone di film, come quella di Harry Potter su Italia 1.

Dopo l'iniziale boom di richiesta d'informazione, gli ascolti di tg e programmi d'approfondimento sono drasticamente calati (complice una narrazione apocalittica e senza speranze) e gli utenti si sono spostati sui canali tematici a caccia di film, serie e documentari.

In tal senso, rivela un'altra ricerca di Parrot Analytics, i generi preferiti non sono commedie e drammi ma crime e thriller, doc naturalistici, musical e animazioni.

Ascolti tv, Mediaset seconda solo alla Rai

Roberto Nepote, il direttore marketing Rai che ha coordinato lo studio sui dati Auditel, spiega che l'emergenza ha cambiato molto i telespettatori.

Il pubblico ha acquisito una grande consapevolezza, è andato alla ricerca di un'informazione più precisa per districarsi nel mare di fake news e di notizie confuse, si è creato un proprio palinsesto quotidiano. La gente chiede affidabilità, trasparenza, chiarezza, risposte precise alle domande. E tutta la tv si dovrà adeguare. Per questo è ancora più importante, per noi della Rai, il Qualitel che misura il gradimento dei programmi: e il panel (25mila persone sondate a rotazione), per quanto riguarda l'informazione ci assegna un voto superiore a 8.

Parallelamente, fa notare Nepote, si assiste ad un altro cambiamento drastico rispetto al recente passato.

Si è registrata una grande frammentazione degli ascolti, anche come conseguenza dell'utilizzo dei doppi o tripli televisori.

I contenuti più ricercati restano quelli che donano un momento d'evasione dall'isolamento e un senso di rassicurazione: lo testimoniano i boom d'ascolto di Doc - Nelle tue mani, Il commissario Montalbano, Don Matteo, Bella da morire, C'è posta per te e i quiz del preserale.

Foto copertina: JESHOOTS.com da Pexels
Foto interna: Qui Mediaset