Italiani stufi delle news apocalittiche sul virus: crollano gli ascolti di tg e talk

Lo rivela uno studio della società Barometro: vanno forte fiction, film e serie, mentre è crisi per gli investimenti pubblicitari

L'infodemia non paga più. Dopo l'impennata iniziale, crollano gli ascolti dei tg e dei programmi d'informazione dedicati agli aggiornamenti sulla diffusione del Covid-19. Se, stando ad una ricerca di Havas Media, dalla metà di febbraio agli inizi di marzo 2020 il pubblico che segue telegiornali e talk show sul coronavirus è aumentato del 3,5%, nella seconda metà di marzo le cose sono cambiate. Con l'aggravarsi del contagio e il panico e l'ansia sempre più diffusi dalle reti generaliste, la "narrazione senza speranza e dai toni apocalittici" – come la definisce uno studio della società Barometro – ha messo in fuga i telespettatori.

Ascolti tv telegiornali: crollano tg e speciali

La ricerca, riportata da Repubblica, rivela che il tema coronavirus ha "saturato" gli italiani. Sono eloquenti i numeri degli speciali del Tg1: quello dell'11 marzo, condotto da Francesco Giorgino, ha fatto segnare il 18,6% di share con 5,6 milioni di spettatori; quello del 27 marzo, affidato ad Emma D'Aquino, si è fermato ad appena 1,7 milioni con un misero 6,6% di share. Sono quasi 4 i milioni di telespettatori che hanno cambiato canale.

L'edizione del Tg1 delle 20, così come quella del Tg5, vive lo stesso calo drastico. La musica non cambia per i programmi di attualità e approfondimento, da Stasera Italia di Barbara Palombelli su Rete 4 a Non è l'Arena di Massimo Giletti su La7: tutti hanno perso per strada oltre 210mila italiani in poco meno di tre settimane. 

Se, invece, si guardano i dati d'ascolto di fiction, film e serie, si capisce perché è importante non "spegnere" l'intrattenimento e donare una boccata d'aria fresca dalle notizie allarmanti. 

Dati auditel telegiornali in calo: aumentano film e fiction

Lo studio di Barometro sottolinea come la media di serie e film sia aumentata di parecchi punti, addirittura di oltre 2,4 milioni di telespettatori nel caso delle fiction.

In tal senso, oltre al clamoroso consenso ottenuto da Italia 1 con la maratona di Harry Potter, hanno contribuito i successi di Salvo amato, Livia mia e La rete di protezione, i due episodi inediti di Montalbano, e l'esordio di Doc - Nelle tue mani, il medical drama con Luca Argentero che ha debuttato con oltre sette milioni di spettatori. 

Se l'informazione (almeno quella non considerata "autorevole") piange, gli investimenti pubblicitari non ridono. Come spiega Italia Oggi, la raccolta ha registrato un calo del 40% a marzo e rischia di ripetere lo stesso risultato ad aprile. 

Ne escono tutti con le ossa rotte: la Rai e Sky per la perdita di Serie A, Coppa Italia ed Europei di calcio, rimandati al 2021; Mediaset – che copre il 60% circa degli introiti di questo mercato – e La7, che ha già chiuso il 2019 con perdite di bilancio. 

Insomma, a poco è servito l'imbarazzante discorso motivazionale di Urbano Cairo indirizzato ai suoi inserzionisti.

Foto copertina: RaiPlay