Avanti un altro, nell'ultimo speciale con Bonolis arriva Gianluigi Nuzzi

Paolo Bonolis "processato" per crimini televisivi: nell'ultimo speciale di Avanti un altro arriva il crossover con Quarto Grado

Avanti un altro - Speciale Stories avrà un ospite d’eccezione nella puntata in onda su Canale 5 mercoledì 13 giugno 2018: Gianluigi Nuzzi. Si intitolerà An Italian Crime Story la prima serata che vedrà Paolo Bonolis “processato” per crimini televisivi. In un buffo e curioso crossover con Quarto Grado, il conduttore romano accoglierà in studio il giornalista di Rete 4, che analizzerà la scena del crimine. Accusato di fare televisione trash con Avanti un altro, Bonolis ha pensato a questa serata speciale per raccogliere le peggiori e nefaste gesta delle oltre 1000 puntate dei suoi sette anni di vita televisiva.

Avanti un altro, speciale An Italian Crime Story

Dopo il successo delle puntate speciali di Avanti un altro pure di sera (quella del 6 giugno ha vinto nella gara degli ascolti con il 17,5% di share e tre milioni e mezzo di spettatori), Bonolis si prende in giro e diventa oggetto d’indagine. Nuzzi mostrerà al conduttore spezzoni del quiz show ritenuti, ingenuamente dal pubblico, più divertenti. Il giornalista scaverà in profondità i messaggi subliminali nascosti in questi filmati apparentemente innocenti, svelando dettagli clamorosi e raccapriccianti, mettendo alle strette il presentatore perché sveli finalmente al pubblico il suo disegno criminoso.

Avanti un altro, nel cast ecco Gianluigi Nuzzi

Bonolis, che nel 2018/2019 tornerà su Canale 5 con Scherzi a parte e Ciao Darwin, si congeda così, con profonda autoironia, dal pubblico dell’ammiraglia Mediaset. D’altronde l’ha sempre ammesso: la sua televisione “mostra i prodromi dell’apocalisse”. “I miei programmi non sono volgari, sono grotteschi: c’è una differenza sottile”, aveva spiegato in un’intervista a Repubblica. “Tanti non l’hanno compreso, altri non l’hanno voluto capire. L’esasperazione dei toni, l’esibizionismo, sono condanne grottesche a cui l’umanità viene sottoposta. Cercando di esorcizzarla, mostriamo la realtà: il mondo è questo, anche se non lo vogliamo vedere. Una risata ci seppellirà”.