Mario Adinolfi contro Ballando con le Stelle: le accuse di propaganda

Mario Adinolfi e il suo Popolo della Famiglia contro la coppia Ciacci - Todaro a Ballando con le Stelle 2018

Anche l'edizione 2018 di Ballando con le Stelle non poteva partire senza le solite polemiche di rito. Quella di quest'anno riguarda la coppia composta da due uomini formata dallo stylist Giovanni Ciacci e il suo maestro Raimondo Todaro. Ad alzare il polverone è Mario Adinolfi, leader del partito Popolo delle Libertà, che crede sia diseducativo e poco consono mostrare in una prima serata televisiva due uomini che danzano assieme. Il suo sfogo, pubblicato su Facebook, è stato poi consolidato da una missiva inviata dal partito proprio alla rete del Servizio Pubblico.

Mario Adinolfi contro Ballando con le Stelle 2018

"L’operazione vergognosa compiuta da Rai Uno e Ballando con le Stelle con la coppia di maschi, chiamata a dar scandalo per attirare l’attenzione sul programma, poteva esserci risparmiata con i soldi del canone pagati dalle famiglie italiane e in misura sempre maggiore incassati dalla lobby Lgbt": questa le riflessioni di Mario Adinolfi pubblicate nero su bianco sul social, in cui punta il dito contro lo show condotto da tredici anni da Milly Carlucci.

Poi ribadisce il concetto: "Quella di Ballando è una operazione ideologica che vuole rappresentare come naturale ciò che naturale non è [...] In balera non ho mai visti due uomini ballare; conosco il mondo dei tornei di ballo fino ai livelli internazionali e non sono ammesse coppie di soli uomini; nella danza classica, territorio di gloriosi danzatori omosessuali, mai le figure sono immaginate tra due uomini. Quella della Carlucci è una tassa ideologica pagata alla lobby lgbt che domina i media, propinata in prima serata quando davanti alla tv ci sono milioni di bambini, per offendere la famiglia naturale con la consueta provocazione omosessualista".

Anche il Popolo della Famiglia contro Ballando con le Stelle 2018

Oltre al leader, anche una sede regione del partito Popolo della Famiglia si è espresso sul caso con una lettera indirizzata proprio alla tv di Viale Mazzini:" In prima serata davanti alla tv ci sono i bambini, è una operazione ideologica di una lobby" si legge nella nota.