Barbara Palombelli, bufera per le parole sul femminicidio poi il dietrofront: "Chiedo scusa all'azienda e a tutti"

Durante "Lo sportello di Forum", la conduttrice ha parlato di "comportamento esasperante" che può condurre all'omicidio

Barbara Palombelli è da ore, suo malgrado, in tendenza sui social. Il motivo è da rintracciarsi nelle dichiarazioni della conduttrice durante l'ultima puntata di Forum. La giornalista Mediaset prende spunto dal caso di giornata: una moglie che ha chiesto la separazione con addebito dal marito dopo aver denunciato violenze e umiliazioni. L'uomo ha sostenuto nel tribunale televisivo di essersi scontrato con la donna soltanto a seguito delle sue provocazioni, tanto che è stato assolto in sede penale.

Barbara Palombelli, discorso sui femminicidi fa discutere

Parlando di violenza domestica e dei sette femminicidi avvenuti in Italia negli ultimi dieci giorni, Barbara Palombelli si lascia andare all'affermazione "incriminata".

Negli ultimi sette giorni ci sono state sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. A volte è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato un comportamento esasperante e aggressivo anche dall'altra parte? È una domanda che dobbiamo farci per forza, soprattutto in questa sede, in tribunale bisogna esaminare tutte le ipotesi.

Il suo intervento diventa virale sui social e finisce subito nel mirino del collettivo politico transfemminista Non una di meno.

7 femminicidi in 10 giorni. Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce: Palombelli VERGOGNATI!

A diffondere ulteriormente questo passaggio è Selvaggia Lucarelli, che posta il video di Forum

Era perfino meglio il monologo di Sanremo.

Sulla questione interviene pure Fiorella Mannoia

Se ti stuprano forse te la sei cercata, se ti ammazzano forse te la sei cercata. Mi sono rotta le palle di queste frasi. Mi rivolgo agli uomini: ribellatevi a chi vi disegna come dei primati che non riescono a tenere a freno gli intinti, fatelo voi perché NOI SIAMO STANCHE! BASTA!

Non può mancare Amnesty International, che si batte da anni contro il femminicidio e ogni forma di violenza maschile. 

Quando i mezzi di comunicazione sostengono che un femminicidio possa essere l'effetto del comportamento delle vittima, siamo nel pieno del victim blaming, che è proprio una delle cause dei femminicidi e della mancanza di sanzioni e leggi adeguate.

Irrompe anche Elisa D'Ospina, la paladina del curvy nel mondo. 

Effettivamente se rompo le palle a una persona è più legittimata a farmi fuori. Praticamente avrei sterminato l'80% delle persone incontrate nella mia vita secondo questo ragionamento. Mi par giusto.

Non si esimono dai commenti nemmeno gli uomini: tra i più illustri l'ex telecronista Riccardo Cucchi.

Quindi se sono esasperante è giusto ammazzarmi. Affermazioni devastanti.

In tackle duro entra Paolo Ziliani, giornalista del Fatto quotidiano attivissimo su Twitter.

Accompagnarla educatamente alla pensione anticipata no vero?

Barbara Palombelli, donne "esasperanti": è polemica

La politica fa irruzione con Laura Boldrini

No, non è lecito chiedersi se una donna abbia meritato di morire per mano di un uomo. La causa dei femminicidi è una sola: l'idea di possesso verso le donne che spinge gli uomini alla violenza. Punto e basta. Gravissime le parole di Barbara Palombelli, pronunciate per giunta in tv.

Lunghissimo il post di Teresa Bellanova, senatrice ed ex ministra delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo Conte. 

Chiedere se la violenza contro le donne e l'escalation dei femminicidi possano essere frutto dell'esasperazione provocata dalla donna nei confronti dell'uomo è fuorviante e rischia di essere l'ennesimo vergognoso alibi a un fenomeno gravissimo che, anche a causa di queste giustificazioni, dilaga nel nostro Paese. Per questo dico a Barbara Palombelli, donna e giornalista che stimo e che so essere accorta e sensibile, stiamo attente, noi per prime, a mascherare con alibi di altra natura la violenza di genere, perché i dati ci dicono che 83 donne uccise da un uomo nell'ultimo anno, 7 negli ultimi 10 giorni, non possono e non devono essere derubricati con motivazioni difensive. La violenza di genere è in aumento: è incontrovertibile. E la pandemia ha aggravato ancor di più, se possibile, il quadro, alimentando la violenza domestica. Di cui, non dimentichiamolo mai, sono vittime le donne e i figli. Ecco, partiamo da qui. Dalle ragioni di chi subisce quella violenza. E lavoriamo per mettere innanzitutto al riparo donne e minori. Perché la violenza di genere, inutile girarci intorno, è anche esito di quella mentalità che preferisce fornire alibi alla volontà di controllo e possesso che uomini violenti tendono ad esercitare nei confronti delle donne. Ecco perché, come abbiamo spesso detto, la violenza di genere è, anche, un problema culturale, che come tale investe l'intera comunità, non solo le donne, spesso sole prima e dopo. In questa battaglia culturale le donne e gli uomini che fanno informazione svolgono un ruolo fondamentale. Anche educativo. È anche loro il compito di smantellare gli alibi di qualsiasi natura. Perché quando questo accade nelle aule giudiziarie dove si celebra l'ennesimo processo per femminicidio è, veramente, troppo tardi.

Sulla stessa linea il collega Marco Di Maio, parlamentare di Italia Viva.

No, Barbara Palombelli: nessun 'comportamento esasperante' può giustificare l'omicidio di una persona e tanto meno un femminicidio. Quella andata in onda a Forum su Rete 4 è una brutta pagina di televisione. Attendiamo almeno chiarimenti e scuse della giornalista e dell'editore.

Dalla Palombelli sono poi arrivate le scuse, nel corso della puntata serale di Stasera Italia

Oggi è successa una cosa terribile, è stata estrapolata una frase da una causa di Forum di ieri pomeriggio ed è stata utilizzata per una valanga di attacchi, qualcosa che mi ha attraversato da tutte le parti. Sono stata accusata nientemeno di essere complice dei femminicidi, di assolvere gli uomini che usano violenza sulle donne. Questo tradisce tutta la mia vita, dedicata a contrastare la violenza sulle donne e sui bambini. Ho portato a casa mia tre bambini che erano stati vittima di violenza e sono diventati miei figli. Questo è quanto di più falso possa esistere. Non esiste nessuna rabbia, nessun comportamento che possa giustificare il femminicidio o la violenza sulle donne. Questo per me è chiarissimo e dev'essere chiaro anche per voi. Se non era chiaro abbastanza, chiedo scusa all'azienda e a tutti coloro che hanno creduto che io fossi quella persona lì, sono sempre io.

 

 

Foto copertina: QuiMediaset