Beautiful, le anticipazioni del 5 giugno: Brooke lascia Bill

Ecco le anticipazioni della nuova puntata di Beautiful, che andrà in onda il 5 giugno 2018.

Come ogni giorno, ci ritroviamo insieme a scoprire tutte le anticipazioni relative alla nuova puntata di Beautiful. Nell'episodio del 5 giugno 2018 dell'amatissima soap opera di Mediaset, vedremo che Brooke prenderà una decisione che metterà in ginocchio Bill e che cambierà tutto all'interno della narrazione: la donna, infatti, lascerà il marito. Curiosi di saperne di più? Scopriamo, dunque, nel dettaglio cosa ci riserva la trama di questa nuova puntata.

Beautiful, la puntata del 4 giugno 2018

Nella puntata del 4 giugno 2018, abbiamo visto che Brooke è molto turbata dal comportamento di Bill. La donna, infatti, scopre che Steffy sostiene Bill, nonostante le sue gravi azioni, cosa che la lasica ancora più perplessa. Anche se Steffy è dalla parte di Bill, nonostante tutto, Brooke non riesce a perdonare il marito e non si spiega come abbia potuto agire in quel modo, distruggendo la Spectra. Brooke cominicia a guardare la fede che indossa al dito e inizia a nutrire dei forti dubbi sul suo matrimonio. Sally entra in ufficio di Liam per ringraziarlo del regalo che le ha fatto e lo abbraccia in modo molto intenso. 

Beautiful, le anticipazioni del 5 giugno 2018

Nell'episodio che va in onda il 5 giugno 2018, la situazione inizia a complicarsi ulteriormente: Brooke, infatti, decide di lasciare Bill. Il padre di Liam è disperato: non voleva di certo perdere la moglie. Intanto, il figlio Wyatt si chiede perché il padre si comporti in maniera così strana da diversi giorni e perché abbia affidato le redini dell'azienda, ossia della Spencer Publications, nelle mani di Liam che, a suo dire, è inadatto a ricoprire il ruolo di amministratore delegato: il ragazzo, infatti, pensa che quel ruolo gli spetta di diritto. Steffy raggiunge Brooke e continua a difendere Bill: la figlia di Ridge chiede a Brooke di non lasciare Bill, anche perché non vuole che tra padre e figlio scoppi una guerra non solo personale ma anche di potere. 

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