Beppe Grillo torna in tv su Rai 2: è polemica per i diritti dello show

Lunedì 28 febbraio Beppe Grillo torna in tv sulla Rai2 dell'amico Freccero e scoppia il putiferio: il motivo stavolta sono i costi del programma...

Lunedì 28 febbraio Beppe Grillo torna in tv su Rai2. Lo speciale C'è Grillo, in prima serata, è interamente dedicato ad uno dei più grandi protagonisti dello spettacolo italiano. Lo show ripercorrerà i 40 anni di attività del comico genovese nei programmi classici Rai e non solo. Proprio nelle ore precedenti la messa in onda del programma, i nuovi vertici dell'azienda di Viale Mazzini sono al centro di una feroce polemica politica: secondo quanto rivelato dall'Adnkronos, la Rai ha pagato 30mila euro a Grillo per i diritti della trasmissione. La cifra sarebbe stata versata alla Marangoni Spettacoli, la storica agenzia del comico, per l'uso dei vecchi filmati, da Luna Park a Te lo do io il Brasile

Beppe Grillo, Rai paga 30mila euro per C'è Grillo

Secondo l'Adnkronos, l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, avrebbe preso tempo per chiudere il contratto e, nelle ultime ore, starebbe spingendo per una cessione gratuita dei diritti. Le reazioni politiche, ovviamente, non si sono fatte attendere. “Sono cose da Repubblica delle Banane. Ricordo a Grillo che 30mila euro è lo stipendio annuo lordo di un impiegato comunale. Lui lo prende in una botta sola perché è un capo politico”, ha dichiarato il deputato del Pd, Roberto Morassut. 

Davide Faraone, capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai, ha annunciato un'interrogazione per verificare la vicenda: “Pensare che i soldi del servizio pubblico siano utilizzati per pagare quello che ormai è a tutti gli effetti un leader politico mi sembra folle”, le sue parole. Se il Codacons promette un esposto alla Corte dei Conti per “danno erariale”, il neo-direttore di Rai2, Carlo Freccero, ha risposto per le rime al polverone sollevato dalle opposizioni. 

Rai 2, Grillo difeso da Freccero

Nei giorni scorsi, alla presentazione di C'è Grillo, si era diffuso sui social l'hashtag #facciamorete, “per esprimere dissenso nei confronti di una rete ormai lottizzata da Grillo e dai suoi fratelli”. “Quella di #facciamorete – ha risposto Freccero – è tutta pubblicità. Io riporto i personaggi storici della tv sullo schermo di Rai2, da Celentano a Grillo a Benigni e loro li vorrebbero censurare. Fate un po' voi...”. 

Grillo ha creato la satira in tv, ignorarlo avrebbe voluto dire censurarlo”, ha poi aggiunto all'Agi. “Dopo quest'ultima bufera per due ore di vecchi pezzi comici di Grillo, una vera follia che ha svelato il volto maccartista del Pd, chiederò che si pubblichino tutti i compensi dei giornalisti del gruppo L'Espresso che lavorano per la tessera numero 1 del Pd Carlo De Benedetti, il cui peso politico è molto maggiore di un programma comico e di montaggio. Dimostrerò che la Rai non è cambiata, ma è sotto il controllo ideologico del gruppo di De Benedetti”. 

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