Beppe Severgnini, l'accusa ai "pro-Putin" Pupo e Ricchi e Poveri: "La loro coscienza gli dirà qualcosa"

Il surreale attacco del giornalista al cantante e al gruppo durante "Le parole": "Qualcuno si è girato dall'altra parte"

Beppe Severgnini si aggiunge al gruppo di čekisti che stanno stilando liste di proscrizione dei cosiddetti "pro-Putin" da quando è cominciata la guerra in Ucraina. La firma del Corriere della Sera si allinea a Gianni Riotta (dalle pagine di Repubblica il giornalista ha elencato i "putiniani italiani" tra intellettuali, cronisti, parlamentari e imprenditori, basandosi su uno studio della Columbia University curato da Luigi Sergio Germani e Massimiliano Di Pasquale) ma sfrutta il mezzo televisivo. Nel suo caso, la Rai 3 di Antonio Di Bella.

Pupo in silenzio sull'Ucraina: l'accusa di Severgnini

Ospite di Massimo Gramellini a Le parole, Severgnini si lancia all'attacco dei "Putinversteher" e fa nomi e cognomi: Pupo e i Ricchi e Poveri. Ovvero due degli artisti italiani che, insieme ad Al Bano e Toto Cutugno, spopolano in Russia. Ghinazzi e il gruppo genovese sono "colpevoli" di essere rimasti in silenzio su ciò che sta accadendo a Kiev e nel Donbass. 

Qualcuno si è girato dall'altra parte e continua a farlo. Nomi e cognomi: Pupo, Ricchi e Poveri. Sono popolarissimi in Russia, sono sicuro che la loro coscienza gli dirà qualcosa.

Pupo in particolare è stato bandito dall'Ucraina e inserito dal governo di Zelensky nella "lista nera" delle persone "indesiderate e ostili". Il cantautore toscano ha partecipato al Festival della canzone di guerra di Jalta, tenutosi l'anno scorso in Crimea. "Se mi presento alla frontiera ucraina – ha rivelato Pupo in un editoriale apparso sul Resto del Carlino –, rischio di essere arrestato".

"Io comunque non mi fermerò – ha aggiunto il cantante –. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all'Australia e ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore". Un auspicio che, vista la situazione, sarà difficilmente realizzabile. 

Ricchi e Poveri: amicizia con la Russia è una "colpa"

Severgnini si è evidentemente pentito di aver invitato Pupo nel 2016 come ospite al suo programma L'erba dei vicini su Rai 3, proprio per parlare di Russia e dintorni. Il giornalista associa il cantautore a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, storici "amici" del presidente russo Putin.

Uno poteva cominciare anche prima a vedere con chi aveva a che fare. Pure io sono stato in Russia per lavoro, per i libri e per altre cose. Abbiamo sperato che le cose brutte che si vedevano fossero un'eccezione e quindi ci siamo colpevolmente tutti quanti girati dall'altra parte.