L'ultimo episodio è l'apparizione a #Cartabianca di Andrea Ruggieri, il deputato forzista grande accusatore del conduttore di "Report"
Sono ai minimi termini i rapporti tra Bianca Berlinguer e Sigfrido Ranucci, due volti simbolo di Rai 3. La "guerra fredda" tra i giornalisti è cominciata quando il conduttore di Report è stato ospite di Giovanni Floris a DiMartedì – il diretto concorrente di #Cartabianca – per parlare del discusso servizio della sua trasmissione sul "business delle case farmaceutiche" per la terza dose di vaccino anti-Covid.
Cartabianca, Bianca Berlinguer si "vendica" di Ranucci
La partecipazione di un giornalista "amico" ad un programma di La7 non è piaciuta alla Berlinguer né ai parlamentari del Pd e di Forza Italia che in Commissione di Vigilanza hanno richiesto un'interrogazione per l'ad Carlo Fuortes. Ranucci ha replicato in prima persona spiegando che la sua presenza a DiMartedì "è stata autorizzata" dalla Rai, dove è sempre stato "libero" e ha avuto la possibilità di "difendere la serietà e il prestigio di una trasmissione storica della Rai anche in un programma di una televisione privata".
La Berlinguer non ha gradito l'ospitata di Ranucci e la sua reazione e si è "vendicata" del collega (e di Franco Di Mare, il direttore di rete che ne ha autorizzato la presenza su La7) nel corso dell'ultima puntata di #Cartabianca. La conduttrice ha invitato in trasmissione Andrea Ruggieri, il deputato di Forza Italia che con il collega renziano Davide Faraone ha rispolverato in un audit la lettera anonima arrivata ai piani alti di viale Mazzini. In quella lettera si accusano Report di sostenere tesi preconfezionate con servizi montati ad arte e il suo conduttore di mobbing e molestie sulle colleghe di redazione.
Andrea Ruggieri, Report e Sigfrido Ranucci nel mirino
Il nipote di Bruno Vespa e fidanzato di Anna Falchi ha chiesto spiegazioni a Fuortes per questo dossier risalente al 2017. Ranucci ha bollato la vicenda come "fango" gettato sul suo programma, mentre Ruggieri ha depositato una denuncia contro il giornalista in Commissione di Vigilanza e alla Procura. Dopo l'audizione, il conduttore di Report gli ha infatti inviato una serie di messaggi "aggressivi, allusivi e minatori", nei quali ha rivelato di avere segnalazioni su avversari politici che usano cocaina e ha definito Silvio Berlusconi, il "capo" di Ruggieri, il top player del bullismo sessuale.
"I miei messaggi non erano di minaccia, ma di sdegno – ha replicato Ranucci all'Adnkronos – perché era stata lesa la mia dignità e delle persone che mi vogliono bene e di chi lavora con me. E comunque il mio a Ruggieri non era il messaggio del vigilato al vigilante, ma di un uomo a un altro uomo". La vicenda era stata coperta solo di striscio dai programmi del servizio pubblico e le ospitate del forzista centellinate, fino all'apparizione a #Cartabianca. "In Rai – fa sapere Dagospia – le malelingue dicono che la presenza di Ruggieri non fosse casuale".