Sanremo 2023, Blanco sfascia il palco dell'Ariston e il Codacons gli fa causa, anche se è stato un fake

Nonostante sia sotto gli occhi di tutti che sia stata un'operazione di marketing, la "sbroccata" del cantante indigna l'associazione dei consumatori

Incredibile ma vero: il Codacons ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti denunciando Blanco per il reato di danneggiamento. L'associazione dei consumatori ha davvero presentato una comunicazione formale per segnalare alle autorità il comportamento del cantante sul palco del Teatro Ariston in occasione della prima serata del Festival di Sanremo 2023. I fatti sono noti.

Blanco a Sanremo 2023 sfascia tutto: la "sbroccata" fake

Nella noia mortale dell'esordio della kermesse, il vincitore della passata edizione insieme a Mahmood con la hit Brividi è tornato ad esibirsi in solitaria verso la mezzanotte per presentare il suo nuovo singolo, L'isola delle rose. Già, proprio come la micronazione inventata da Giorgio Rosa.

A differenza di quanto accaduto durante la precedente performance con Mahmood, Riccardo Fabbriconi (questo il suo nome all'anagrafe) riscontra diversi problemi tecnici. In sostanza, non sente la sua voce in auricolare. A quel punto, Blanco ha pensato bene di divertirsi un po' e smontare la scenografia prendendo a calci i fiori simbolo del Festival. 

"Non era una gag: Blanco ha sbagliato. Era previsto che si rotolasse nelle rose ma c'è stata un'esagerazione rispetto alle prove", ha spiegato Amadeus in conferenza stampa. Tentando di smentire quello che hanno subito pensato tutti: l'unico momento interessante della serata è stato costruito a tavolino. "Era tutto previsto ma la cosa è degenerata, la parte finale doveva essere più soft", ha infatti confermato Jessica Tua, la fiorista che ha allestito il palco di Sanremo.

Codacons: Blanco deve pagare i danni

Il caso Blanco ha scatenato numerose reazioni. Il diretto interessato si è scusato. "Non sono perfetto come mi volevi, ma finalmente sono me stesso", scrive in un post sui social. A prenderla meno bene sono stati la Regione Liguria, la Coldiretti (ha inviato un mazzo di fiori a Blanco per ricordargli il valore del florovivaismo) e soprattutto il Codacons. 

L'associazione chiede a Blanco di risarcire la Rai per i danni prodotti all'Ariston citando l'articolo 635 del Codice penale, secondo cui "chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni".

L'inopportuno gesto del cantante "ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini" perché la scenografia del Teatro "è pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone". La devastazione di vasi e fiori recisi ha quindi determinato "uno spreco di soldi pubblici che ora l'artista dovrà risarcire".

Al di là del chi rompe paga, l'associazione dei consumatori ignora il risultato finale: L'isola delle rose è scaricatissimo (5 milioni di visualizzazioni complessive in 12 ore su YouTube tra esibizione a Sanremo e videoclip) e l'intelligente operazione di marketing è perfettamente riuscita. Come al solito il Codacons ci è cascato in pieno.