Sarebbero in corso "segretissime trattative" tra il giornalista e i vertici Mediaset: Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Gianni Letta
Bruno Vespa è protagonista di una clamorosa indiscrezione di "telemercato": il giornalista starebbe valutando l'idea di lasciare la Rai e passare a Mediaset. La notizia è riportata dal quotidiano romano Il Messaggero, secondo cui "contatti ci sono stati" e alcune "segretissime trattative" sarebbero già in corso tra Vespa e la "trinità" dell'azienda di Cologno Monzese: Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Gianni Letta.
Bruno Vespa Mediaset: "Lì sono molto gentili"
Mediaset e il diretto interessano non hanno smentito. Al momento il conduttore ha rinnovato il contratto con la Rai per la stagione in corso, ma il futuro a questo punto appare incerto. "Finché mi trattano bene in Rai, resto. Mediaset? Lì sono molto gentili", avrebbe detto il giornalista al Messaggero. Vespa è stato ospite di recente di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4 per promuovere il suo nuovo libro, Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando), pubblicato da Mondadori.
L'ipotesi addio si dovrebbe al rischio di un eventuale ridimensionamento, imposto dall'ad Carlo Fuortes con le nuove nomine dei vertici Rai, che vedono Monica Maggioni alla guida del Tg1, Paolo Petracca a RaiNews e soprattutto Mario Orfeo, sinora direttore del Tg3, alla direzione di genere Approfondimento, sotto la quale ricadono i talk show e quindi Porta a porta. Nel 2017 Orfeo, all'epoca amministratore delegato della Rai "ultrarenziana", ridusse il compenso di Vespa e la durata del suo contratto.
Bruno Vespa lascia Porta a porta?
Il passaggio di Bruno Vespa dal servizio pubblico alla televisione commerciale sarebbe una svolta epocale. Il giornalista ha iniziato la carriera nel 1960 ed è in Rai dal 1969. Prima come mezzobusto del telegiornale e inviato speciale, poi da direttore del Tg1 dal 1989 al 1992. Dal 1996 è conduttore su Rai 1 di Porta a porta, il programma di informazione e approfondimento politico più longevo e seguito della televisione generalista e ribattezzato la "terza camera" della Repubblica.
Vespa è anche legato ad alcuni eventi storici della Prima Repubblica. Fu lui ad annunciare la notizia del rapimento e poi della morte di Aldo Moro: il giornalista in quel periodo abitava proprio in via Fani, all'altezza di dove è avvenuto l'agguato al presidente della Dc. Vespa fu anche il primo a fare il nome dell'anarchico Pietro Valpreda come colpevole della strage di Piazza Fontana a Milano, per la quale è stato invece condannato Carlo Digilio di Ordine Nuovo in concorso con ignoti e altri dello stesso gruppo neofascista.